Finale Concorso Internazionale Voci Verdiane città di Busseto
Nella splendida cornice della piazza Verdi di Busseto si è svolta la finale del 58° Concorso Internazionale Voci Verdiane Città di Busseto.
Una deliziosa serata estiva, ricca di musica e di quella speranza che solo i giovani sanno donare. Un concorso che torna dopo due edizioni annullate a causa pandemia e che è dedicato alla memoria dell’indimenticabile Carlo Bergonzi, nume tutelare di questi giovani artisti, che, ” (…) hanno più bisogno di esempi che di critiche”, come sosteneva Joseph Antoine René Joubert. Qualche numero: 160 domande pervenute, 106 cantanti provenienti da tutto il mondo ammessi alle fasi eliminatorie, dati che fanno intuire quale sia ancora l’importanza e la risonanza di questo concorso. Gli artisti in gara dal 21 al 24 giugno 2022 hanno esibito il loro talento in quello scrigno che è il Teatro Verdi di Busseto con l’infallibile ed esperto accompagnamento dei bravissimi pianisti preparatori, i Maestri Gianluca Ascheri e Milo Martani. Dopo le selezioni sono giunti alla fase conclusiva del concorso solo 12 finalisti.
La finale, aperta al pubblico, ha avuto luogo, come anticipato, nella suggestiva cornice della Piazza Verdi di Busseto e, sotto lo sguardo vigile del celebre ed imponente monumento dedicato al buon Peppino si sono esibiti gli aspiranti vincitori, supportati ottimamente dalla Filarmonica “Artuto Toscanini” diretta dal Maestro Fabrizio Cassi. Il compito di individuare, tra i candidati, la “novella” voce verdiana è demandato ad una giuria presieduta da Gianni Tangucci (Coordinatore artistico Accademia del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino) e composta poi da Anna Maria Meo (Direttore generale del Teatro Regio di Parma), Peter Heilker (Direttore artistico Theater an der Wien), Fulvio Macciardi (Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Comunale di Bologna), Natascha Ursuliak (Responsabile casting Opernhaus Zürich), Eline de Kat (Segretaria artistica Opéra de Monte-Carlo), Franziska Maria Kaiser (Responsabile Casting Royal Danish Opera) e Andrea Rinaldi (Lions Club “Giuseppe Verdi” di Busseto.
La serata si apre con la Sinfonia da Oberto, conte di San Bonifacio, ben eseguita grazie al gesto sicuro ed esperto del Maestro Cassi.
Tra i finalisti tre voci sopranili.
Alessia Panza, con l’aria di Elvira “Surta è la notte” da Ernani, esibisce una voce fresca e luminosa affiancata da un pregevole controllo tecnico.
Yeajin Jeon affronta l’aria “Pace, pace mio Dio!” da La forza del destino e si fa apprezzare per una voce corposa, ricca di armonici, salda in acuto e ben proiettata, probabilmente una delle esibizioni migliori della serata.
Sara Cortolezzis esegue la scena di Leonora “D’amor sull’ali rosee..tu vedrai che amore in terra” da Il trovatore sfoggiando un timbro lirico e buona musicalità, oltre ad un adeguato controllo del canto d’agilità.
Per il registro mezzo-sopranile si esibiscono due candidate.
La brava Danbi Lee esegue l’aria di Cuniza da Oberto, conte di San Bonifacio con voce armoniosa e composta, ben tornita nei centri e adeguatamente sostenuta nei gravi.
Michal Doron affronta la celebre pagina di Azucena “Stride la vampa” da Il trovatore esibendo una vocalità raffinata e scevra da certi suoni gutturali di tradizione.
Nel comparto maschile si annovera la presenza di due tenori.
Hoerim Park esegue la scena di Alfredo “Lunge da lei..dè miei bollenti spiriti” da La Traviata e si fa apprezzare per una linea melodica dotata di spiccata musicalità e ben proiettata in acuto.
Il secondo tenore è l’italiano Davide Tuscano che, con vocalità dal timbro solare e dal colore chiaro, affronta con sicurezza la pagina di Oronte “La mia letizia infondere” da I lombardi alla prima crociata esibendo, tra l’altro, una certa facilità nel registro acuto.
Tra i baritoni, Jorge Nelson Martínez Gonazalez si cimenta con la grande aria di Macbeth “Pietà, rispetto, amore” e nella sua esecuzione si coglie la capacità di rendere al meglio la regalità e il dolore del personaggio in questa pagina.
Segue l’esibizione di Fernando Cisneros Onãte che affronta “Cortigiani! Vil razza dannata” da Rigoletto sottolineando con cura il rispetto delle intenzioni verdiane.
Di rilievo, poi, la prova di Badral Chuluunbaatar che con voce squillante e poderosa si esibisce nell’aria “Oh, dè verd’anni miei” da Ernani; si apprezzano, in particolare il corpo della linea musicale e la compattezza tra i registri.
Per quanto concerne il registro delle voci gravi e, in particolare, quella dei bassi, sale sul palco Amin Ahangaran con l’aria di Procida “O tu Palermo” da I vespri siciliani, un’esecuzione esaltata dal bel colore notturno.
L’ultima prova cui assistiamo è quella del basso Hong Li Huan che, nell’aria di Attila “Mentre gonfiarsi l’anima” risalta per bellezza del timbro vellutato e morbidezza della linea vocale che si mostra duttile a tutte le altezze.
Le esibizioni sono terminate ed è tempo per la giuria di ritirarsi per prendere la decisione più importante di tutto il Concorso. Ad intrattenere il pubblico rimane, ovviamente, la musica verdiana e così, il Maestro Cassi conduce i complessi della Filarmonica Toscanini in un’appassionante esecuzione dell’Ouverture da I vespri siciliani, la Sinfonia da La battaglia di Legnano e i Ballabili da Macbeth. Esecuzioni che hanno messo in evidenza ancora una volta la bravura della compagine e il suo affiatamento timbrico ed armonico. E’ giunto quindi il momento delle premiazioni e il podio è così composto: il terzo premio, del valore di 1.000 euro è assegnato al basso Huan Hong Li, il secondo premio, del valore si 2.500 euro offerto dal Lions Club di Busseto al baritono Badral Chuluunbaatar e il primo premio, intitolato a Carlo Bergonzi e del valore di 5.000 euro va al soprano Sara Cortololezzis che vince anche il premio speciale “Renata Tebaldi” offerto dall’Associazione Verdissime.com.
I vincitori si sono poi esibiti la sera successiva in un concerto di gala che si è tenuto nella frazione di Roncole Verdi, dinanzi alla Casa Natale di Giuseppe Verdi, accompagnati al piano dal Maestro Milo Martani.
L’augurio che facciamo a tutti questi giovani talenti è che lo spirito verdiano li possa sempre accompagnare nella loro futura carriera.