Nabucco
Febbraio all’insegna di Nabucco al Teatro Regio di Torino, un nuovo allestimento di ottimo livello con un cast eccellente.
Mancava dal 1997 dal palco del teatro subalpino il primo grande successo di Giuseppe Verdi e ritorna in grande spolvero; non esattamente per la magnificenza di questo nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, nonostante le scene (di Dario Gessati) ed i costumi (di Tommaso Lagattolla) siano maestosi, quanto per la sua complessiva riuscita musicale e drammaturgica.
Nel garbuglio degli eventi trovano spazio anche quei momenti in cui i personaggi combattono una battaglia più intima, quella tra padre e figlia, tra amanti e tra rivali, momenti certo contenuti nel libretto ma qui messi in risalto e resi fortemente efficaci nella regia di Andrea Cigni. Donato Renzetti alla guida della sempre eccellente orchestra del Teatro Regio contribuisce al taglio più intimo dell’allestimento con una lettura di grande impatto, energica quando è necessario ma sempre misurata ed espressiva.
Eccellente il cast vocale, a partire da Giovanni Meoni nel ruolo del titolo. Tonante nel suo ingresso, il baritono prosegue ritraendo un Nabucco sfaccettato e tridimensionale grazie ad un fraseggio curato ed incisivo. Particolarmente toccanti il duetto del terzo atto e l’aria del quarto dove Meoni può mettere in mostra tutte le qualità del proprio strumento come volume e bellezza del timbro.
Molto ben riuscito anche il ritratto di Abigaille fatto da Csilla Boross sia dal punto di vista musicale, gli acuti sono svettanti e sicuri e le intenzioni espressive sempre chiare e definite. Peccato per la poca sonorità del registro grave in alcuni momenti ma ciò non inficia la riuscita generale della sua performance.
Stefan Pop veste con sicurezza i panni di Ismaele. La voce del tenore ha squillo e prestanza e si adatta perfettamente al ruolo. Riccardo Zanellato è uno Zaccaria di sicuro effetto, la voce è possente, sonora, l’emissione sicura ed omogenea in tutti i registri e la presenza scenica impeccabile. Corretta ed efficace la Fenena di Enkelejda Shkosa.
Bene anche i ruoli minori: impeccabile il Gran Sacerdote di Romano Dal Zovo, ottimo l‘Abdallo di Enzo Peroni ed apprezzabile Sarah Baratta nei panni di Anna. Menzione di merito al Coro preparato da Andrea Secchi che in quest’opera ha la possibilità veramente di brillare ed emozionare. Fa piacere trovare la sala gremita ed il pubblico entusiasta e partecipe per una messa in scena sicuramente meritevole.
Locandina
Teatro Regio di Torino – Stagione 2019/2020 | |
NABUCCO | |
Dramma lirico in quattro parti Libretto di Temistocle Solera Musica di Giuseppe Verdi | |
Personaggi: | Interpreti: |
Nabucco | Giovanni Meoni |
Abigaille | Csilla Boross |
Ismaele | Stefan Pop |
Zaccaria | Riccardo Zanellato |
Fenena | Enkelejda Shkosa |
Il gran sacerdote di Belo | Romano Dal Zovo |
Abdallo | Enzo Peroni |
Anna | Sarah Baratta |
Orchestra e Coro del Teatro RegioMaestro del Coro: Andrea Secchi | |
Direttore | Donato Renzetti |
Regia | Andrea Cigni |
Scene | Dario Gessati |
Costumi | Tommaso Lagattolla |
Luci | Fiammetta Baldisseri |
Assistente alla regia | Luca Baracchini |
Assistenti alle scene | Maddalena Moretti e Stefano Pes |
Assistente ai costumi | Donato Didonna |
Direttore dell’allestimento | Pier Giovanni Bormida |
Allestimento del Teatro Regio in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo |
FOTO DI EDOARDO PIVA Cortesia del Teatro Regio