Der Messias
Der Messias: l’incontro fra il genio di Georg Friedrich Händel e quello di Wolfgang Amadeus Mozart.
Wolfgang Amadeus Mozart nel marzo 1789 rielabora per la seconda volta un’opera di Georg Friedrich Händel: Der Messias, era già accaduto con Acis und Galathea e avverrà successivamente per Alexanderfest e Cäcilien-Ode. Stando alle parole di chi ha commissionato l’opera: Gottfried van Swieten, medico e musicologo, un’operazione trionfalmente riuscita. Leggiamo infatti, in una lettera datata 21 marzo 1789: “Chi è capace di rivestire la musica di Händel con tanta proprietà e buon gusto da farla apprezzare anche al pubblico alla moda pur conservandone l’elevatezza di stile, ha certamente compreso appieno la sua grandezza, ha scoperto la sorgente a monte della sua espressione artistica e può pertanto attingerne a piene mani.” Musicalmente, la riscrittura operata, non si limita ad una semplice revisione della partitura händeliana: Mozart, infatti, elimina dalla fonte, composta circa mezzo secolo prima, alcuni numeri e ridisegna gli interventi solistici in un continuo dialogo con il coro. Anche l’organico orchestrale viene implementato: nella sezione dei legni con un secondo violino ed una viola e con ulteriori strumenti nei fiato (clarinetti, trombe, corni, fagotti e flauti). Inoltre, è importante ricordare che il Barone van Swieten aveva anche scritto, come leggiamo nelle note di sala, un saggio precursore della moderna musicoterapia, ed in questo caso intravedeva forse in Der Messias l’unione fra il potere taumaturgico insito nella musica potenziato dal messaggio salvifico e messianico dell’opera. Non poteva quindi che cadere su un titolo come questo la scelta del Teatro Ponchielli di Cremona per inaugurare una stagione lirica in un momento storico così difficile per tutti noi, nella speranza che il messaggio di salvezza presente nell’opera, possa avere rincuorato, anche solo in minima parte il pubblico presente in sala.
Proprio in questa prospettiva opera il Maestro Massimo Fiocchi Malaspina, qui nella duplice veste di direttore d’orchestra e direttore del coro, infonde alla partitura una visione spirituale e pervasa di tensione emotiva. Il gesto è sicuro, ben controllato ed attento all’equilibrio delle sonorità orchestrali. Ben riuscita anche l’intesa con l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali di Milano che restituisce un suono pulito, soprattutto nella sezione dei legni e dei fiati ed è in grado di fare risuonare adeguatamente le emozioni di cui è intrisa la scrittura.
Come già accennato, nella composizione mozartiana il coro diviene un vero e proprio protagonista ed è chiamato a interpretare i versi dei profeti Isaia e Malachia (libro dei Corinzi), degli Evangelisti Luca e Matteo e del libro dell’Apocalisse. Il Coro OperaLombardia supera brillantemente la prova e, grazie ad una buona omogeneità tra i registri della compagine, offre una narrazione intensa, a tratti dolente e patetica, a tratti carica di speranza e consolazione; una menzione particolare meritano l’esecuzione del celeberrimo “Halleluja” e del toccante finale “Wurdig ist das Lamm, das da starb”.
Il quartetto vocale vedeva schierati sul palcoscenico giovani artisti che si sono distinti nelle passate edizioni del Concorso As.Li.Co. e che hanno già preso parte ad alcune produzioni del circuito OperaLombardia.
Didier Pieri, giovane tenore livornese già apprezzato nella produzione de l’Heure Espagnole di Ravel proprio qui a Cremona nel gennaio 2020, conferma le sue indubbie qualità: voce dal bel timbro chiaro, ben appoggiata e morbida nei passaggi. La buona preparazione tecnica gli consente di affrontare, tra l’altro, le sue due arie con pregevole risultato.
Marigona Qerkezi torna sul palcoscenico del Teatro Ponchielli dopo aver interpretato il ruolo di Matilde nel Gulgielmo Tell, produzione inaugurale della stagione 2019 e si fa apprezzare dal pubblico per il colore ambrato della voce, il buon dominio del mezzo e l’espressività malinconica che infonde nelle pagine a lei riservate.
Chiara Tirotta offre al pubblico una prestazione convincente grazie ad un’organizzazione vocale sicura, fraseggio composto ed elegante ed una buona musicalità.
Il basso Andrea Patucelli si destreggia correttamente tra le righe del pentagramma facendo risaltare il velluto della voce e un accento pertinente ed espressivo.
Al termine della rappresentazione il pubblico presente in sala (compatibilmente con le restrizioni anti-COVID la capienza del teatro è stata ridotta a circa trecento spettatori) saluta tutti gli interpreti con applausi convinti decretando un buon successo per il ritorno dell’opera all’ombra del Torrazzo.
DER MESSIAS
Oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra di Georg Friedrich Händel, HWV 56
Revisione di Wolfgang Amadeus Mozart, K572 (1789)
Marigona Qerkezi, soprano
Chiara Tirotta, mezzosoprano
Didier Pieri, tenore
Andrea Patucelli, basso
direttore d’orchestra e Maestro del Coro
Massimo Fiocchi Malaspina
CORO OPERALOMBARDIA
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
Cremona, Teatro Ponchielli, 30 settembre 2020.
FOTO PER GENTILE CONCESSIONE DEL TEATRO