Concerti

Riccardo Muti – Wiener Philarmoniker , 86°Maggio Musicale Fiorentino

Un incanto di grazia e intensità ha avvolto il Teatro del Maggio mentre Riccardo Muti e i Wiener Philarmoniker conducevano il pubblico nella perfezione delle forme e nella purezza delle emozioni. Senza dubbio uno degli eventi più attesi di questo 86° Festival, esaurito da mesi, con grandi aspettative e che non ha tuttavia mancato di stupire per la qualità del suono e la trasparenza dell’interpretazione. Seconda tappa di una breve tournée in Italia, il concerto prevedeva un programma tutto viennese in cui l’Orchestra ha espresso in una modalità davvero straordinaria le sue peculiarità timbriche e dinamiche.

Si comincia con Mozart, con la Sinfonia in re maggiore K. 385 Haffner , resa da Muti con grande concentrazione e naturalezza nel suo raffinato equilibrio compositivo.
L’attacco del primo movimento, Allegro con spirito, è di estrema precisione, nella morbidezza degli archi e nella dolcezza dei fiati; le variazioni del tema principale si succedono poi in forme vigorose e smaglianti, punteggiate nello sviluppo da espressivi rallentamenti e da effetti in piano e pianissimo.
Di grande delicatezza l’Andante, nel dialogo intimo degli archi e dei fiati, con un suono analitico che si suddivide e si ricompone, mentre gli arpeggi pulsano verso una sfogata cantabilità, per dissolversi infine in una chiusura sospesa.
Energico il Minuetto, alleggerito da un Trio dai toni festosi e ripreso con piglio solenne.
Brillantissimo il Presto finale in forma di Rondò, dove la forza è comunque costantemente controbilanciata dalla misura e le minuziose variazioni dinamiche conferiscono, soprattutto verso la conclusione, una dolce malinconia all’andamento assertivo e luminoso.

La seconda parte è dedicata a Shubert, con la Sinfonia n. 9 in do maggiore D. 944, Die Große  , di cui Muti ci offre un’interpretazione che si distingue per la varietà del fraseggio e gli effetti in chiaro-scuro.
Di grande fascino il senso di lontananza creato dai corni in apertura dell’Andante del primo movimento ed il suono dei violini che sale dal basso, arricchito poi dalla pienezza dei fiati. In un continuo susseguirsi di modulazioni d’intensità, l’Allegro ma non troppo procede fino al punto di massima tensione, per distendersi poi, dopo un arresto marcato, in un passaggio più lirico dove il suono riprende a crescere con slancio. La chiusura rimane sospesa, con accenti solenni e moderatamente dolorosi.
Il secondo movimento, Andante con moto, viene dispiegato in tutta la sua ricchezza melodica e nella vitalità dei colori. Introspettivo ma non lacerato, alterna la tensione drammatica a momenti di assoluta cantabilità, libera e variegata, ora estatica, ora traboccante di pathos.
Vigoroso lo Scherzo, con il Trio declinato nella molteplicità degli affetti, dall’ironia alla dolcezza.
L’Allegro vivace del finale ritrova solennità ed imponenza, con un suono che di continuo si raccoglie ed esplode, nel vellutato degli archi, la compattezza dei fiati e la precisione delle trombe. Strepitoso il finale, con un rapido susseguirsi di forte e di piano, a conferma della strettissima intesa che vi è tra Muti e i Wiener.

L’emozione e la gratitudine sfociano in applausi fragorosi.
Il maestro Muti, allegro e disinvolto, ringrazia Firenze, dove per lui “tutto è cominciato”, a partire dagli anni sessanta, con quella compagine orchestrale dove suonava anche il Professor Pellegrini, presente in sala e a cui il Maestro indirizza il suo saluto, nella stima e nella gratitudine a tutta l’orchestra di quei tempi.
E in un clima già pieno di commozione, la felix Austria ritorna anche nel bis, con il Kaiser-Walzer  che si dipana nelle sue toccanti melodie e nel ritmo trascinante della danza, per trattenersi sospeso nel finale e celebrare la chiusura con gli ottoni, che per dirla con Montale, qui sono davvero “le trombe d’oro della solarità”.

WOLFGANG AMADEUS MOZART
Sinfonia in re maggiore K. 385 Haffner
Allegro con spirito/Andante/Minuetto e trio/Presto

FRANZ SCHUBERT 
Sinfonia n. 9 in do maggiore D. 944, Die Große 
Andante. Allegro ma non troppo/Andante con moto/Scherzo: Allegro vivace. Trio/Finale: Allegro vivace

Direttore Riccardo Muti

Wiener Philharmoniker

Foto: Michele Monasta – Maggio Musicale Fiorentino