Amadeus Live – Auditorium Cariplo, Milano
L’Orchestra Sinfonica di Milano, tra i programmi della stagione concertistica, inserisce in cartellone l’esecuzione di colonne sonore cinematografiche, ma lo fa in modo molto spettacolare, eseguendole live durante la proiezione dello stesso film in sincrono. Sono celebri quelle emblematiche di Harry Potter o ET, ma con Amadeus, la riuscita è ancor più formidabile.
La musica infatti, in questo film, è essa stessa un personaggio e si intreccia a filo doppio con le vicende, perché tutto è filtrato da essa: dall’entusiasmo creativo di Mozart, all’adorazione mista all’odio musicale di Salieri, sino a cosa sarà della vita di un’opera con uno sbadiglio di troppo dell’imperatore. La colonna sonora del film infatti è un composto di sola musica mozartiana con un legame con le scene preciso e indissolubile. L’incipit del film/concerto si apre con i gravi accordi in re minore del Don Giovanni, leitmotiv del commendatore che ricorrerà per tutto il tempo evocando il padre di Mozart prima e poi l’oscuro figuro, messo del committente del Requiem. Nell’inizio, alle note del Don Giovanni fanno seguito le incalzanti sincopi della sinfonia 25 in sol minore, che affianca il concitato soccorso a Salieri dopo il tentato suicidio. Il film permette di godere di altri brani stupendi, come è il caso della serenata numero 10 per fiati K 361/370a affiancata dal commento di Salieri (F. Murray Abraham) che ne enfatizza l’ascolto facendoci innamorare del solo di oboe che compare a sorpresa nella partitura e nell’orchestra davanti a noi.
A guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano è il maestro Ernst van Tiel, direttore olandese che vanta collaborazioni con importanti realtà europee e che ha registrato la colonna sonora composta da Ludovic Bource per il film The Artist, vincitrice dell’Oscar. Van Tiel, che è un habitué delle esecuzioni di live con l’Orchestra Sinfonica di Milano, mostra una grande abilità nella sincronicità con il video costruendo un dialogo musica e immagini perfetto.
Per la parte delle tastiere, Mozart al piano è interpretato dal maestro Luca Buratto, che il Telegraph ha definito “un virtuoso fuori dal comune”; nascosto oltre le file di violini si sovrappone alle mani del grande compositore interpretato in video da Tom Hulce, anche nelle esecuzioni degli estratti dei concerti per pianoforte K 482 e K 466.
L’intero film è una carrellata di opere e concerti dove da una parte si mostra il teatro degli stati di Praga illuminato a giorno da lampadari e candelieri, dall’altra la sala buia dell’Auditorium della Fondazione Cariplo con l’Orchestra Sinfonica di Milano, creando una speciale duplicità tra passato e presente, tra video e concerto. Ma ciò che rende questa esperienza straordinaria è verso la fine del film, nel confronto tra Salieri e Mozart per la composizione del Requiem. Quando si iniziano a scrivere le singole parti ecco che si manifesta il coro, senza strumenti ancora, solo a cappella; le singole voci cantano il “voca me” e si entra nella mente del compositore che cuce ogni singola riga del pentagramma per costruire la partitura. L’orchestra parla a sezioni, con la mano di Van Tiel che traccia una linea comune perfetta tra film e musica, quasi conducesse anche la mano di Mozart, tocca poi agli ingressi di tromboni e fagotti “dominante – tonica” come dice Mozart e mentre la penna di Salieri scivola sulle parti i suoni iniziano a mescolarsi costruendo la pagina di musica.
Un’esperienza straordinaria che ha guidato il pubblico tra le emozioni nell’Auditorium di Fondazione Cariplo vantando un tutto esaurito per tutte e tre le repliche. A fine del film la musica non si tace e prosegue accompagnando i titoli di coda fino a che il pubblico ha tributato fragorosissimi applausi a questo speciale concerto.
Foto di Angelica Concari