Spettacoli

Rusalka – Opéra Nice Côte d’Azur, Nizza

Rusalka di Antonin Dvořák all’Opéra Nice Côte d’Azur. 

“Puoi allenarti in piscina e sudare, ma non senti la puzza. Nell’acqua sei senza peso, sei senza età”. Così diceva Esther Williams, famosa nuotatrice prima e successivamente diva holliwoodiana. Emblema di un mondo sicuramente affascinante, quello del nuoto sincronizzato, ma che nasconde anche insidie, stress e frustrazione. Proprio su questa dicotomia fra il mondo dello sport come appare e come a volte è realmente lavorano Jean-Philippe Clarac & Olivier Deloeuil che curano la regia, le scene, in collaborazione con Christophe Pitoiset, e i costumi di Rusalka, capolavoro di Antonin Dvořák. Un allestimento che nasce come coproduzione fra Grand Avignon Opera, Toulon Provence Méditerranée Opera e la City of Marseille – Opera.

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Vanessa Goikoetxea e Vazgen Gazaryan

La storia triste dello spirito dell’acqua, diventa la vita di un’atleta del nuoto sincronizzato che resta intrappolata fra le regole ferree (l’estetica da eterna bambina richiestale) e la voglia di crescere ed innamorarsi. Una trasposizione quindi, dalla favola alla realtà, ma dove la dimensione magico onirica resta quasi in parallelo, sospesa. Il palco si apre sullo spaccato di una grande vasca, in una piscina olimpionica, ma i tronchi d’albero, sempre presenti sulla scena, rimandano ai boschi lacustri di Rusalka. Ci aiutano a calarci meglio nella storia i tanti video, a cura di Pascal Boudet & Timothée Buisson, dalla bella estetica minimalista, girati nella spettacolare Stadio nautico di Saint-Chamand, ad Avignone, struttura degli anni sesanta del Novecento tutelata come patrimonio culturale. Questi  tre piani di lettura della storia creano un racconto complesso e sfaccettato, che riesce però ad essere coerente e funzionale. Sempre adeguate le luci di Rick Martin, riprese da Christophe Pitoiset, perfetti i costumi “da piscina” ideati dal duo registico. Una scelta sicuramente atipica per il mondo dell’opera, inizialmente spiazzante ma che ha saputo convincere il pubblico. 
 
Di buon livello anche il versante musicale dello spettacolo.
Vanessa Goikoetxea affronta per la prima volta il ruolo del titolo e sigla una prova davvero efficace. Il soprano possiede una vocalità importante, ben timbrata e voluminosa, che si espande con buona facilità in sala. Interessanti sono, senza dubbio, la capacità di modulare il suono, per meglio sottolineare l’aspetto più intimo e dolente del personaggio, così come la naturale musicalità di una linea stilisticamente sempre appropriata. Davvero ottima è, poi, l’interpretazione che riesce a dare di questa eroina, caratterizzata attraverso il giusto equilibrio tra una presenza scenica coinvolta e partecipe e un fraseggio dalla spiccata espressività.

David Junghoon Kim, sfoggia una linea pastosa e dalla buona proiezione che ben si presta al carattere amoroso ed appassionato di questo personaggio. Qualche segnale di stanchezza nella regione superiore, soprattutto nel duetto conclusivo con Rusalka, non pregiudica il buon esito di una prestazione vocale complessivamente riuscita dove si apprezza, in particolare, la rotondità di un registro centrale ben tornito e sempre a fuoco.

Vazgen Gazaryan, con il suo strumento sonoro e dal caratteristico colore notturno, disegna un Vodník granitico ed autoritario. La morbidezza dell’emissione, al servizio di un accento misurato e pertinente, consente di sottolineare l’evoluzione del personaggio in ragione, soprattutto, della sua pietas nei confronti di Rusalka.

A Marion Lebegue spetta il compito di vestire in panni della strega Ježibaba. La compattezza e la omogeneità di una linea screziata e dal suggestivo colore ambrato concorrono ad una prova vocalmente solida. A fronte di un accento coinvolgente e pertinente, la rappresentazione del personaggio sulla scena, qui caratterizzato come una donna che si occupa delle pulizie della piscina, lo rende più umano e meno spettrale di quanto ci si attenderebbe dal libretto.

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Vanessa Goikoetxea e Marion Lebegue

Camille Schnoor si fa apprezzare per una vocalità sontuosa e dal seducente impasto timbrico. La statuaria presenza scenica, impreziosita dall’elegante costume indossato, conferisce una innegabile nobiltà al personaggio della Principessa straniera.
Vocalmente ben amalgamate e scenicamente molto affiatate sono, poi, le tre ninfe, ovvero Clara Guillon, Valentine Lemercier e Marie Karall.
Riuscito e sempre a fuoco è poi, tanto vocalmente quanto scenicamente, il guardacaccia di Fabrice Alibert; puntuale e delizioso lo sguattero di Coline Dutileul.

Sul podio, Elena Schwarz imprime alla partitura una lettura lucida ed unitaria, attenta a cogliere le diverse dinamiche sonore del racconto, opportunamente combinate tra loro a formare un tappeto sonoro di innegabile pulizia e brillantezza. Una prova direttoriale di sicuro interesse per la manifesta appropriatezza stilistica, ben evidente nella capacità di immergere ogni dettaglio della partitura nella giusta atmosfera drammaturgica, passando agilmente da squarci di stampo romantico a momenti di evidente tensione emotiva.

Al gesto del direttore risponde ottimamente la compagine orchestrale, coesa ad amalgamata tra le varie sezioni. Rileva, inoltre, la ricerca di un buon equilibrio con le esigenze del palcoscenico e mantenendo un suono complessivamente mai prevaricante rispetto alle vocalità dei singoli interpreti.
Pregevole la prova del Coro dell’Opéra di Nizza che spicca, con la giusta intensità, durante la scena della festa di secondo atto.
Grande successo al termine, da parte di una sala, praticamente sold out, che riserva calorosi consensi a tutti gli interpreti e al direttore.


 
RUSALKA

Fiaba lirica in tre atti

Libretto di Jaroslav Kvapil

Musica di Antonín Dvořák

Il Principe David Junghoon Kim

La Principessa straniera Camille Schnoor

Rusalka Vanessa Goikoetxea

Vodník Vazgen Gazaryan

Ježibaba Marion Lebegue

Lo sguattero Coline Dutilleul

Prima ninfa del bosco Clara Guillon

Seconda ninfa del bosco Valentine Lemercier

Terza ninfa del bosco Marie Karall

Il cacciatore Fabrice Alibert


Orchestre Philharmonique de Nice
Chœur de l’Opéra de Nice

Direttore Elena Schwarz
Regia, scene e costumi Jean-Philippe Clarac & Olivier Deloeuil
Luci Rick Martin (riprese da Christophe Pitoiset)

Video Pascal Boudet & Timothée Buisson
Drammaturgia Luc Bourrousse

Foto: Opéra Nice Côte d’Azur / D. Jaussein