Andrea Chenier- Teatro Comunale, Ferrara
Una ventata di freschezza e di entusiasmo, uniti ad una grande gioia per questa prima europea, percorrono la bella sala dorata del Teatro Comunale di Ferrara la sera del 28 febbraio per questa deliziosa esecuzione del capolavoro di Umberto Giordano, Andrea Chenier proposto per la prima volta nel nostro continente dalla Daegu Opera House , istituzione prestigiosa sita in Corea del Sud, unico teatro in Corea che dalla sua apertura nel 2003 si è dedicato alla produzione di opere liriche. Evento importante per la vita culturale ferrarese che ha avviato una collaborazione proficua e molto interessante , da rimarcare ed elogiare, grazie alla lungimiranza e ottima visione manageriale del direttore generale Carlo Bergamasco e del direttore artistico Marcello Corvino da parte italiana e del Direttore artistico della Daegu Opera House Chung Kab-gun.
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In scena tutti artisti coreani tranne uno, l’Abate. Chi ascolta avverte da subito il profondo rispetto e la passione che caratterizza questi artisti verso il nostro repertorio, sentimenti che purtroppo stiamo perdendo qui nel Belpaese, culla originaria dell’opera lirica. Togliendo qualche comprensibile errore di pronuncia e in alcuni casi una penuria di fraseggio, l’afflato eroico ed intenso della partitura del compositore foggiano è completamente svolto e dipanato con mezzi generosi ed appassionati da parte di tutto il cast presente in scena.
Il protagonista, il tenore Park Seonggyu , con bella, baldanzosa e ben proiettata voce tenorile, disegna un poeta -soldato ribelle ed indomito, scagliando acuti simili a frecce infuocate e colorando di vaporosi pianissimi i momenti più lirici. Mirabile la sua aria finale “Come un bel di di maggio” iniziata quasi a fior di labbra e poi svolta con slancio doloroso nel finale. Manca un pò il piacere di colorare ogni parola e il calibrare il fraseggio, ma la sua performance e’ comunque molto buona .
Vibrante, dolce, ma anche eroina piena di ardore la Maddalena di Rim Saekyung sfoggia una lussureggiante e morbida voce di soprano drammatico, molto aderente al ruolo, sfoggiando acuti luminosi e ben tenuti, una tecnica solida ed una pronuncia chiara e corretta. Applauditissima ne “La mamma morta” per avere trasfuso cuore e sentimento in ogni parola ed accento, l’artista coreana ha saputo creare un personaggio mirabile e di grande impatto.
Voce ricca di armonici, con un’ottima ricerca del fraseggio e di grande valenza scenica è stato il Carlo Gerard di Oh Seungyong, che tranne qualche lievissima forzatura,ha delineato un?’umanissima e nobile figura di politico e uomo innamorato, cesellando con potenza ed insieme garbo l’aria -confessione “Nemico della patria” approvata dal pubblico con applausi entusiasti e calorosi.
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Disinvolta ed un pò caratterizzata come Carmencita, la Bersi di Son Junga ha colpito per la gradevole e seducente voce e per la bella presenza scenica. Non ha dato la giusta consistenza al suo ruolo , di grande intensità emotiva ,Choi Sunae, una Madelon fragile e piagnucolosa, priva di quella forza commovente che di solito è presente nella dinamica del personaggio. Ottimo e con bella voce brunita invece Moon Seokhoon, un Roger intenso, come il simpatico e musicalissimo Incredibile di Lee Chungman, il Mathieu torvo e ben caratterizzato (sembrava Capitan Uncino) di Seo Jeonghuyeok, la bella ed elegante sia vocalmente che scenicamente Contessa di Coigny interpretata da Kim Haneul e l’unico italiano del cast, corretto e dalla bella musicalità , Alessandro Mundula un Abate incisivo. Corretti e ben definiti nelle loro parti di fianco Lee Kihyun (Fleville/Dumas), Lee Hojun (Fouquier), Jeon Jaemin (Il maestro di casa/Schmidt).
Elegante, ben calibrato e ricco di armonici il Coro Colsper- Coro Lirico Sinfonico di Parma e dell’Emilia Romagna, diretto dal maestro Andrea Bianchi, distintosi anche per una bella capacità di tenuta scenica e per sapersi fondere in un colore unico e suggestivo.
L’Orchestra Città di Ferrara ha offerto una prova di grande professionalità, accompagnando con slancio eroico, purezza adamantina di suono e vibranti cavate il palcoscenico e assecondando l’ottimo gesto del direttore Marcello Mottadelli, che ha saputo trovare colori inediti ed importanti, nuovi respiri e incisi nella fascinosa partitura di Giordano, offrendo una prova esemplare .
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La regia di Kim Jiyoung ha saputo rendere in pieno l’eternità dell’anelito alla libertà e la potenza dell’amore che può vincere anche sulla paura e l’oppressione, attraverso gesti lievi, ma intensi e scene d’assieme molto vive e delicate, grazie anche alle scene di Kim Hynujung, cupe ma anche essenziali, i bei costumi appropriati di Kim Kunee e le luci violente e vibranti di Moon Kilhwan
Il pubblico non numeroso ma appassionato ha accolto con entusiasmo la bella recita proposta, salutando con molkte chiamate al proscenio tutto il cast nei saluti finali.
ANDREA CHENIER
musica di Umberto Giordano
libretto di Luigi Illica
Editore proprietario e Rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
Prima rappresentazione, Milano, Teatro alla Scala, 28 marzo 1896
Orchestra Città di Ferrara
direttore Marcello Mottadelli
Coro Colsper-Coro Lirico Sinfonico di Parma e dell’Emilia Romagna
maestro del coro Andrea Bianchi
regia Kim Jiyoung
scene Kim Hyunjung
costumi Park Sunmi
luci Mun Kilhwan
coreografie Kim Youngnam
personaggi e interpreti
Andrea Chénier Park Seonggyu
Maddalena di Coigny Rim Saekyung
Carlo Gérard Oh Seungyong
La mulatta Bersi Son Junga
Madelon Choi Sunae
Roucher Moon Seokhoon
Mathieu Seo Jeonghuyeok
Incredibile Lee Chungman
La Contessa di Coigny Kim Haneul
Fléville/Dumas Lee Kihyun
Fouquier Lee Hojun
L’abate Alexandro Mundula
Il Maestro di Casa/Schmidt Jeon Jaemin
Danzatori Sebastiano Atti, Yvonne Carbonaro, Ilaria Columpsi, Ludovica Falegnami, Sofia Guercio, Serena Manigrassi, Anna Pedace, Massimo Pollachini
Figuranti Nicola Franz, Francesco Ferri, Lorenzo Neri, Giovanni Simiele, Stefano Del Biondo
Bimbo Davide Pagnoni
Foto fornite dal Teatro Comunale di Ferrara