Concerti

Anna Netrebko – Firenze, Teatro del Maggio

Anna Netrebko incanta il Teatro del Maggio con un viaggio attraverso i paesaggi della natura e dell’anima, in un recital che unisce tecnica e passione, grinta e delicatezza, trasparenza dei suoni e intensità del sentimento. Unica tappa italiana del suo tour, il concerto presenta un ricco e raffinato programma, suddiviso in quattro sezioni tematiche come fossero i movimenti di una sinfonia romantica o piuttosto di un poema musicale. La prima parte, “Nella foresta”, è quasi interamente dedicata alla musica russa e ci racconta di un approccio luminoso e sereno alla natura, descritto dal soprano, accompagnato al pianoforte da Pavel Nebolsin, con morbidezza e trasparenza, nell’alternanza di brani ora soavi ora brillanti, fino all’aria di Nedda dai “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo. Spicca in questa sezione “Qui tutto è bello” di Sergej Rachmaninov, con una stupefacente saldezza nella tenuta dei fiati, accolta dal pubblico con grande entusiasmo.
“Vicino al fiume” viene introdotta dal sesto degli “8 Morceaux caractéristiques op. 36” di Moritz Moszkowski, eseguito da Nebolsin con notevole agilità e brillantezza, e prosegue con due romanze di Nikolaj Rimskij-Korsakov dal tono intimo e affettuoso, dove la cantante fa risaltare l’intensa dolcezza della lingua russa.

La prima parte del concerto si conclude con un incantevole “Duetto dei fiori” dalla “Lakmé” di Léo Delibes, eseguito insieme ad Elena Maximova dalla vocalità omogenea e voluminosa. E non a caso in questa prima parte Anna Netrebko indossa un abito lussureggiante a disegni floreali, in una serata dove tutto è di estrema naturalezza ma invero studiato fin nei minimi dettagli, tanto nel canto quanto nei movimenti. Tant’è che il finale del duetto viene cantato suggestivamente fuori scena, nell’accurata sovrapposizione delle linee e nell’attenta modulazione dei volumi. L’intero brano realizza del resto un insieme di grande armonia tanto sonora quanto visiva, nel comporsi delle note come nell’accostamento dei colori.

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“Nel palazzo” ci immerge nel mondo del teatro e qui la Netrebko indossa un abito classico da musa del canto per intonare “Io son l’umile ancella da “Adriana Lecouvreur”. Questa romanza di Francesco Cilea insieme alle due da “La fanciulla di neve” di Rimskij-Korsakov e dalla “Francesca da Rimini” di Rachmaninov si profilano come la punta di diamante dell’evento e si distinguono per l’eleganza della linea e per la varietà della dinamica, nonché per la potenza e la nitidezza degli acuti. Chiude questa sezione un’ energica e coinvolgente “Es gibt ein Reich” da “Ariadne auf Naxos” di Richard Strauss.

Il rigoglio belcantistico di Vincenzo Bellini inaugura l’ultimo quadro, “Vicino alla finestra”, con l’aria di Giulietta da “I Capuleti e i Montecchi”, con un legato di straordinario nitore ed elasticità. Una parentesi pianistica consente a Nebolsin di plasmare le sofferte melodie di “Fantasie-Impromptu in do diesis minore op. 66” di Frédéric Chopin, laddove poi il percorso continua due serenate di Strauss e Čajkovskij vivaci e scherzose, rese con ironia anche nella gestualità. Un secondo duetto con la Maximova, da “Guerra e Pace” di Sergej Prokof’ev, prende forma in una grande varietà espressiva, mentre nell’ultimo brano in programma,“Sogno di una notte d’estate”, ancora del prediletto Rimskij-Korsakov, le delicate melodie vengono sbalzate con ampiezza ed emozione.

Tutto rimane sospeso nell’incanto della bellezza, per poi sciogliersi in applausi fragorosi e interminabili. Unico bis “Non ti scordar di me “, dove appare ancor più evidente la sintonia della Netrebko con la Maximova e Nebolsin, ma che ci lascia con il desiderio di altre meraviglie, forse più in linea con il magnifico programma.

Nella foresta
Pëtr Il’ič Čajkovskij
6 Romanze op. 57, n. 1: “Skazhi, o chem v teni vetvei” (“Dimmi, che cosa nell’ombra delle fronde”)
6 Romanze op. 38, n. 2: “To bylo ranneju vesnoj” (“Era all’inizio della primavera”)
Sergej Rachmaninov
12 Romanze op. 21, n. 7: “Zdes’ khorosto…” (“Qui tutto è bello…”)
Nikolaj Rimskij-Korsakov
A primavera op. 43, n. 1: “Zvonče žavoronka pen’je” (“L’allodola canta più forte”)
Pëtr Il’ič Čajkovskij
6 Romanze op. 73, n. 4: “Zakatilos solnze” (“Il sole è tramontato”)
Ruggero Leoncavallo
Da Pagliacci: “Stridon lassù”

Vicino al fiume
Moritz Moszkowski
8 Morceaux caractéristiques op. 36: Étincelles, n. 6
Nikolaj Rimskij-Korsakov
4 Romanze op. 3, n. 4: “Na kholmakh Gruzii” (“Sulle colline della Georgia”)
2 Romanze op. 56, n. 1: “Nimfa” (“La ninfa”) 
Léo Delibes
Da Lakmé: “Viens Mallika… Dôme épais”

Nel palazzo
Francesco Cilea
Da Adriana Lecouvreur: “Del sultano Amuratte m’arrendo all’imper… Io son l’umile ancella”
Nikolaj Rimskij-Korsakov
Da Sneguročka (La fanciulla di neve): “Velikj car!” (“Grazie zar”) e “No shto so mnoj: blazhenstvo ili smert’?” (“Che avviene in me: è gioia questa o morte?”)
Sergej Rachmaninov
Da Francesca da Rimini: “O, ne rïdáy, moy Páolo” (“Oh, non piangere, mio Paolo”)
Richard Strauss
Da Ariadne auf Naxos: “Es gibt ein Reich” (“So che c’è un regno”)

Dalla finestra
Vincenzo Bellini
Da I Capuleti e i Montecchi: ““Eccomi in lieta vesta… Oh! quante volte, oh! quante”
Frédéric Chopin
Fantasie-Impromptu in do diesis minore op. 66
Richard Strauss
6 Lieder op. 17, n. 2: “Ständchen” (“Serenata”)
Pëtr Il’ič Čajkovskij
6 Romanze op. 63, n. 6: “Serenada” (“Serenata”)
Sergej Prokof’ev
Da Guerra e Pace: “Ja ne budu, ja ne magu spat” (“Non dormirò, non posso dormire”)
Nikolaj Rimskij-Korsakov
2 Romanze op. 56, n. 2: “Son v letnjuju noč” (“Sogno di una notte d’estate”)

 Soprano Anna Netrebko

Mezzosoprano Elena Maximova 
Pianoforte Pavel Nebolsin

Foto: Michele Monasta – Maggio Musicale Fiorentino