Herbert Blomstedt e Leif Ove Andsnes – Berlino, Berliner Philharmonie
Il pubblico alla Berliner Philharmonie ha assistito a un evento che difficilmente dimenticherà: un concerto in cui la musica è stata protagonista assoluta, ma anche la presenza di due straordinari artisti ha reso la serata unica. L’Orchestra dei Berliner Philharmoniker, sotto la direzione di Herbert Blomstedt, affiancata dal pianista Leif Ove Andsnes, ha offerto un programma di grande spessore, che ha visto l’esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in Re minore di Mozart e della Sinfonia n. 9 in Re minore di Bruckner.
Herbert Blomstedt, che ha recentemente festeggiato i suoi 97 anni, ha dimostrato una vitalità e una lucidità che molti direttori ben più giovani potrebbero invidiare. Nonostante l’età, il suo gesto di direzione è stato impeccabile: privo di fronzoli, semplice ma diretto, con movimenti essenziali, ma straordinariamente efficaci. La scelta di dirigere senza bacchetta ha contribuito a rendere il suono dell’orchestra ancora più tondo e corposo, quasi come se la sua energia fosse trasmessa direttamente agli strumenti, senza barriere. L’impronta di Blomstedt è stata visibile sin dalle prime note del concerto di Mozart, dove la sua direzione, pur essendo contenuta e sobria, ha reso ogni passaggio musicale di grande intensità e significato. Il suono dei Berliner Philharmoniker, sotto la sua guida, è risultato denso e incisivo, con un controllo perfetto delle dinamiche e una coesione straordinaria.
L’ingresso in sala del maestro, accolto da un lungo applauso, è stato carico di emozione. Camminando a braccetto con il pianista Andsnes, l’immagine di un maestro che ha dedicato una vita alla musica ha colpito per la sua tenerezza e la sua calma, prefigurando una serata di grande intesa tra i due artisti.
Leif Ove Andsnes, con il suo suono ricco e pieno, ha interpretato il Concerto n. 20 di Mozart con una particolare grazia. Fin dalle prime note, il pianista ha mostrato una tecnica impeccabile e una grande attenzione all’orchestra, creando un dialogo affiatato e rispettoso con i musicisti. Andsnes ha saputo dosare il suono con grande eleganza, passando con leggerezza dalle parti più delicate e aggraziate delle scalette e dei trilli, fino a momenti di grande intensità, dove il pianoforte ha preso il centro della scena, in perfetta armonia con l’orchestra. Il pubblico ha accolto la performance con grande entusiasmo, tributando al pianista e ai Berliner Philharmoniker applausi calorosi.
Dopo il concerto di Mozart, la serata è proseguita con la Sinfonia n. 9 di Bruckner, un pezzo che richiede una grande profondità e intensità. Blomstedt ha saputo dare all’orchestra una lettura vibrante e incisiva della partitura, in cui ogni sezione ha brillato per precisione e coesione. Il suono dell’orchestra si è intensificato, creando un’atmosfera di grande solennità e magnificenza. I musicisti sembravano completamente immersi nella partitura, e il risultato è stato un’esecuzione che ha reso giustizia alla grandezza della musica di Bruckner.
L’esecuzione di questa sinfonia, così ricca di tensione e drammaticità, ha dimostrato la maturità e la competenza musicale di Blomstedt, che è riuscito a far emergere ogni sfumatura della composizione, senza mai perdere la visione d’insieme. Ogni passaggio della sinfonia è stato eseguito con un’attenzione particolare al dettaglio, ma sempre con un respiro ampio, che ha reso la performance estremamente coinvolgente.
Alla fine del concerto, il pubblico ha reso un tributo straordinario al direttore d’orchestra e ai musicisti. Il lungo applauso e la standing ovation sono stati un segno di riconoscimento non solo per la qualità della performance, ma anche per l’emozione che ha suscitato. Blomstedt, visibilmente emozionato, ha ricevuto il giusto omaggio, dimostrando che la sua arte e la sua passione per la musica sono intatte, nonostante il passare degli anni.
Il concerto di ieri sera dei Berliner Philharmoniker, sotto la direzione di Herbert Blomstedt, rimarrà nella memoria per la sua forza acustica, per la profondità della lettura musicale e per l’eccellente interazione tra Blomstedt e Andsnes. La musica è stata trattata con un’energia che ha toccato ogni angolo della sala. Un concerto che ha onorato la tradizione, ma che ha anche mostrato come la musica classica possa essere sempre viva, capace di emozionare e di comunicare con una freschezza senza tempo.
Berliner Philharmoniker
Herbert Blomstedt direttore
Leif Ove Andsnes pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart
Concerto per Pianoforte e Orchestra No. 20 in re minore, K. 466
Anton Bruckner
Sinfonia No. 9 in re minore