Michele Spotti, Mendelssohn e Čajkovskij – Firenze, Teatro del Maggio
“Mehr Licht, Più Luce” sono state le ultime parole pronunciate da Goethe sul letto di morte e della ricerca della luce ci parla la sua ballata Die erste Walpurgisnacht, musicata da Felix Mendelssohn Bartholdy e in programma al concerto che ha visto il debutto di Michele Spotti al Teatro del Maggio. I versi, tra nostalgia per le antiche tradizioni e gusto per il grottesco, ci descrivono il rito medievale pagano della notte di Santa Walpurga, in cui, secondo la leggenda, si celebrava con il fuoco il passaggio dall’inverno alla primavera. Questo testo viene potentemente amplificato dalla partitura, che differenzia marcatamente gli episodi in uno stile solenne e severo, aumentandone la tensione drammatica e il carattere celebrativo. E in linea con queste caratteristiche prende forma la lettura di Spotti con una narrazione articolata e maestosa, in flusso sonoro turgido ed elegante.
L’inquieta morbidezza degli archi segna l’attacco dell’overture, che si snoda nel crescendo della bufera fino al sereno notturno reso con sfogata cantabilità, nella sofficità dei corni e nell’accuratezza delle dinamiche. Il primo intervento vocale è affidato a Lorenzo Martelli che invita a far brillare la fiamma tra i ghiacci con un canto stentoreo e luminoso, scandito con precisione e carico di emozioni. Un’intenzione ripresa dal Coro del Maggio con compattezza e solennità, a cui segue il passaggio della Vecchia del popolo intonato dal contralto Danbee Lee, scura e voluminosa, omogenea e rotonda, la cui dolente espressività viene ripresa dal coro femminile che qui spicca per l’attenta modulazione dell’intensità. Vigoroso e accorato l’intervento del baritono Yurij Strakhov come sacerdote, a cui segue il recitativo del basso Huigang Liu scolpito con pienezza e agilità. Nel coro “Komt mit Zachen und mit Gabeln” il Coro diretto con grandissima cura da Lorenzo Fratini realizza un sillabato rigoroso e marcato, momento d’insieme che viene organizzato da Spotti con grande forza ed eleganza. Nel secondo intervento del tenore, Martelli dà prova di estrema nitidezza, soprattutto in acuto, mentre il fraseggio di Strakhov si fa più scavato, con una linea definita e accenti appassionati, avviandoci ad un finale trasparente e maestoso. “Dein Licht, wer kann es rauben?, La tua luce chi potrà sottrarcela?” è il verso che suggella la cantata in sonorità avvolgenti e trasfiguranti.
La seconda parte del concerto è dedicata alla Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, eseguita con attenzione e accuratezza ma in una forma che manca nel complesso di incisività, riuscendo quindi moderatamente emozionante, e dove gli slanci eroici ed appassionati vengono meglio sbalzati degli aspetti elegiaci e pensosi. Il primo movimento si annuncia con vigore ma poi procede con poca tensione, con tempi talora troppo dilatati e una dinamica poco variata. Nello sviluppo si registra tuttavia una più intensa drammaticità e la chiusura è suggestivamente evanescente. L’Andante si distingue poi per la precisione dei corni e per una più marcata espressività della seconda parte. Limpido il Valzer anche se non troppo coinvolgente, mentre il finale si apre con un accordo incisivo e solenne, per procedere con una maggiore forza negli archi e con un’elaborazione più assertiva e vibrante, resa con accelerazioni e pause eloquenti.
Tanto Mendelssohn quanto Čajkovskij vengono accolti dal pubblico con grande entusiasmo, con applausi fragorosi per Spotti, il Coro e l’Orchestra.
FELIX-MENDELSSOHN BARTHOLDY
Die erste Walpurgisnacht, cantata per soli, coro e orchestra op. 60
Ouverture/ Es lacht der Mai!/Könnt ihr so verwegen/ Wer Opfer heut’ zu bringen/ Vertheilt euch hier/ Diese dumpfen Pfaffenchristen/ Kommt mit Zacken und mit/ So weit
Contralto Danbi Lee
Tenore Lorenzo Martelli
Baritono Yurii Strakhov
Basso Huigang Liu
PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64
Andante. Allegro con anima/Andante cantabile con alcuna licenza/Valse. Allegro moderato/ Finale. Andante maestoso. Allegro vivace
Direttore Michele Spotti
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
Maestro del CoroLorenzo Fratini
Foto: Michele Monasta – Maggio Musicale Fiorentino