Spettacoli

Edgar – Teatro dell’Opera, Nizza

L’Opéra Nice Côte d’Azur celebra Giacomo Puccini. 

Anche l’Opera di Nizza si unisce, nel centenario dalla scomparsa, alla celebrazione di Giacomo Puccini. Lo fa con “Puccini days” una ricca programmazione di conferenze ed eventi coronati dalla rarissima rappresentazione di Edgar. Quest’ultima, seconda opera del maestro lucchese, scritta nel 1885-1889, è stata proposta nella sua versione primigenia, quella in quattro atti che è raramente rappresentata. Il senso di questa scelta è reso ancora più toccante se pensiamo che Toscanini accompagnò le esequie del compositore, nel duomo di Milano, proprio con le note del Requiem di terzo atto di Edgar. Un plauso particolare va quindi al teatro nizzardo che ha voluto intraprendere una strada originale. Il nuovo allestimento proposto, frutto di una collaborazione fra l’Opéra Nice Côte d’Azur, la Fondazione Teatro Regio di Torino e l’Opéra National de Lorraine, vede impegnati alla regia Nicola Raab e alle scene e costumi Georges Souglides

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Stefano La Colla e Ekaterina Bakanova

Il sipario si apre su uno spazio quasi metafisico, costituito da due pareti bianche ed un grande albero fiorito, sulla destra un portale con paraste all’antica. Completa il colpo d’occhio un’apertura centrale che lascia intravedere ora un monumentale lampadario ora la furia della pioggia. Un progetto scenico pulito ed efficace che sa accompagnare con garbo lo spettatore nella tormentata storia d’amore. Prezioso il contributo delle luci di Giuseppe Di Iorio sempre adeguate a quanto accade sul palco. Ben rifiniti i costumi che ci suggeriscono di trovarci negli anni cinquanta del Novecento.

Dal punto di vista musicale, non possiamo che ribadire l’indubbio merito di offrire la preziosa quanto rara opportunità dell’ascolto integrale della versione in quattro atti di quest’opera giovanile. Un componimento che ci rivela un Puccini forse ancora acerbo, ma che nasconde in nuce alcuni rimandi alle sue opere successive. Si prenda, su tutti, nel duetto tra Edgar e Fidelia in quarto atto, la melodia che verrà poi ripresa, anni più tardi, nel terzo atto di Tosca

A guidare le redini del discorso musicale è chiamato Giuliano Carella che, nel suo repertorio, ha affrontato la quasi totalità della produzione del genio lucchese (salvo errori mancherebbero all’appello solo Le Villi). Il direttore, con gesto sicuro e misurato, traccia un racconto dal forte impatto teatrale, costruito su dinamiche avvolgenti che ben sottolineano i momenti di maggior pathos emotivo. Le scene di insieme vengono puntellate con la giusta intensità, i concertati esaltati nella loro solennità, mentre le numerose oasi liriche, in particolare i soliloqui di Edgar e Fidelia, sono sottolineate con lamine sonore pervase da vibrante struggimento. La prova direttoriale trova felice corrispondenza nella ottima prestazione della compagine orchestrale, la Philharmonique de Nice, capace di elaborare un suono brillante e compatto. Altrettanto di rilievo è la prova delle masse corali, guidate da Giulio Magnanini, in grado di valorizzare con forza ed incisività i numerosi interventi previsti in partitura. Un plauso anche ai piccoli cantori del coro delle voci bianche del teatro nizzardo diretti da Philippe Négrel.

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Stefano La Colla e Valentina Boi

Venendo alla compagnia di canto, ben sostenuta dalla buca, a Stefano La Colla spetta il compito di misurarsi con il ruolo del titolo. Una parte ingrata, quella di Edgar, per lunghezza e complessità che il tenore risolve con il vigore di uno strumento voluminoso che risalta, in particolare, per il caratteristico squillo del registro superiore. Buone intenzioni si colgono anche nella caratterizzazione del personaggio.

Al suo fianco la Fidelia di Ekaterina Bakanova. In lei si apprezzano la pregevole lucentezza dell’impasto timbrico, così come la morbidezza dell’emissione, specialmente nella zona centrale. Particolarmente riuscite sono, in tal senso, le due arie di terzo atto, “Addio mio dolce amor” e “Nel villaggio d’Edgar”, pennellate con delicato struggimento. La bellezza della figura, inoltre, unita alla eleganza dei movimenti, ben si addicono alla purezza e al candore del personaggio.

Valentina Boi è Tigrana, l’”altra donna” della partitura. Il soprano sfoggia una vocalità importante e che si impone per la cremosità e il velluto del timbro. Complessivamente ben organizzata la linea, che trova il proprio sfogo in un registro superiore ampio e sonoro. Carismatica l’interpretazione del personaggio sulla scena, una moderna, quanto sensuale, rappresentazione di una donna volitiva, relegata ai margini della società.

Note positive per il Frank di Dalibor Jenis, in possesso di uno strumento omogeneo dall’emissione salda e ben impostata. Oltre alla rotondità dei centri, va sottolineata la sicurezza e la facilità di proiezione del registro superiore. Sempre coinvolto l’interprete dalla statuaria presenza scenica.

Completa il cast Giovanni Furlanetto, un Gualtiero complessivamente ben caratterizzato, vocalmente e scenicamente, nel suo animo di padre accorato. 

Ottima partecipazione di pubblico che, dopo aver seguito con attenzione lo spettacolo, premia l’esecuzione con applausi entusiastici per tutta la compagnia e direttore. Accoglienza cordiale per il team registico.

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Valentina Boi

L’Opera di Nizza ha dunque celebrato il genio del grande Maestro di Lucca nel migliore dei modi e un plauso particolare merita tutta l’organizzazione del teatro che ha scommesso, coraggiosamente, sulla messinscena di un titolo tra i meno usuali del catalogo pucciniano. Una sfida vinta con grande successo!

EDGAR

Opera in quattro atti
Libretto di Ferdinando Fontana
Musica Giacomo Puccini

Edgar Stefano La Colla
Gualtiero Giovanni Furlanetto
Frank Dalibor Jenis
Fidelia Ekaterina Bakanova
Tigrana Valentina Boi

Orchestre Philharmonique de Nice
Direttore Giuliano Carella
Choeur de l’Opéra de Nice
Maestro del Coro Giulio Magnanini
Choeur d’enfants de l’Opéra de Nice
Maestro del Choeur d’enfants Philippe Négrel
Regia Nicola Raab
Scene e costumi Georges Souglides
Luci Giuseppe Di Iorio

Foto: per gentile concessione di Opéra Nice Côte d’Azur