Spettacoli

Messa da Requiem – Festival Verdi 2024, Parma

Messa da Requiem, il capolavoro spirituale del Cigno di Busseto, impreziosisce il cartellone del Festival Verdi 2024.

La ventiquattresima edizione del Festival Verdi si avvia, purtroppo, verso la sua conclusione. Resta però, nell’ultimo fine settimana di eventi, uno degli appuntamenti da sempre più attesi: l’esecuzione della Messa da Requiem, capolavoro supremo, e per certi versi estremo, della poetica verdiana. Il pubblico è accorso numeroso al Teatro Regio per poter assaporare, ancora una volta, la magia di una delle partiture più affascinanti del catalogo verdiano, nonostante la pesante ondata di maltempo che ha colpito in questi giorni la città e la provincia di Parma. La composizione, divenuta oramai un appuntamento ricorrente nelle ultime edizioni del Festival, viene affidata, quest’anno, alla direzione di James Conlon. Nell’accostarsi a questo grande capolavoro, il direttore statunitense predilige una lettura intensa ed appassionata che si sviluppa attraverso sonorità fluide e levigate. Un racconto musicale compatto e coeso, votato non tanto alla ricerca di una teatralità fine a sé stessa quanto, piuttosto, a sbalzare la potenza drammaturgica della scrittura. Se il brano di apertura viene abbozzato con sussurrato sgomento, il successivo Dies irae squarcia l’aere come un fulmine potente. E, ancora, pagine come il Liber scriptus e il Rex tremendae sono dipinte con imperiosa solennità, mentre altre come l’Ingemisco o il Lacrymosa risultano pervase di carezzevole compassione e misericordia. Nella visione di Conlon nulla è lasciato al caso, neppure il minimo dettaglio, sempre cesellato con arguzia attraverso un gesto ampio e di asciutta compostezza. Alla magnifica prova direttoriale, risponde ottimamente la compagine strumentale della Filarmonica Arturo Toscanini, in grande spolvero per brillantezza e compattezza. L’orchestra, così come il Coro del Teatro Regio, conoscono questa grande opera alla perfezione e prova ne sono l’intensità sonora e la vibrante partecipazione emotiva che ne contrassegnano le rispettive prove. Se le diverse sezioni orchestrali si completano tra loro con simbiotico equilibrio, l’apporto delle masse corali è a dir poco prezioso, tali sono la potenza dell’emissione e la bellezza del colore, sempre appropriato ad esprimere il significato del momento. Una meritata menzione d’onore è, dunque, tutta per Martino Faggiani, che mostra, ancora una volta, tutta la sua capacità di infondere nei professori del coro la passione e la dedizione che lo legano da sempre all’arte del Maestro Verdi.

Equilibrato e di buon livello il quartetto dei solisti.

Roberta Mantegna, con la sua vocalità dal timbro cremoso e vellutato, affronta la scrittura con drammatica consapevolezza. La linea è ben controllata a tutte le altezze, sottolineando una pregevole compattezza che consente di risolvere con facilità il passaggio dal registro centrale, vibrante ed avvolgente, a quello superiore, ampio e squillante. Una prova che culmina nella appassionata ed ispirata esecuzione del Libera me Domine conclusivo.

Ottima anche la prestazione di Fabio Sartori, il cui mezzo, ricco di armonici, si impone per la luminosità del caratteristico colore mediterraneo. Il costante controllo dell’emissione e la duttilità della linea caratterizzano una prova di livello della quale ricordiamo, tra l’altro, la proiezione del registro acuto e la morbidezza del canto sul fiato, in particolare nell’Ingemisco.

Note positive anche per Alexander Vinogradov che, con una vocalità ampia e dal suggestivo colore serotino, dipinge il granitico smarrimento dell’animo umano dinanzi alla potenza divina nel giorno del giudizio.

Completa il quartetto dei protagonisti Szilvia Vörös, il cui timbro screziato impreziosisce le volute della partitura con appassionato coinvogimento.

Successo clamoroso al termine con punte di acceso entusiasmo per James Conlon.

MESSA DA REQUIEM
Per soli, coro e orchestra
Musica di Giuseppe Verdi

Roberta Mantegna soprano
Szilvia Vörös mezzosoprano
Fabio Sartori tenore
Alexander Vinogradov basso

Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini

Direttore James Conlon

Coro del Teatro Regio di Parma
Maestro del coro Martino Faggiani