Concerti

Wiener Philharmoniker – Lucca, Teatro del Giglio

A Lucca lo scorso 29 novembre, nel giorno della morte di Giacomo Puccini, si sono aperte ufficialmente le celebrazioni dell’anno pucciniano promosse dal Comitato presieduto da Alberto Veronesi. Per l’occasione Il Teatro del Giglio, che ha organizzato la serata, ci si offre elegantemente parato a festa, con carabinieri in alta uniforme e decorazioni di rose bianche che pendono dai palchi. La sala è gremita, con la presenza di numerose autorità e di tanti esponenti del mondo della musica, e vi è grande attesa per questo speciale concerto dei Wiener Philharmoniker diretti da Adam Fischer. Il programma, in realtà piuttosto contenuto, prevede comunque, per celebrare la solennità dell’evento, l’esecuzione di due lavori singolari e di rara esecuzione.

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Massimo Cavalletti e Vittorio Grigolo

Il primo è la Messa a 4 voci composta da Puccini a conclusione degli studi al Conservatorio e prende l’avvio con un “Kyrie” raccolto e suggestivo, intonato in pianissimo dal Singverein der Gesellschaft der Musikfreunde Wien diretto da Johannes Prinz. Il coro, posizionato purtroppo nel fondo della scena, dimostra da subito compattezza ed eccellente capacità di modulazione, realizzando accuratamente sfumature in piano e in pianissimo. Il clima di preghiera si va però un po’ sfaldando nel successivo “Gloria”, che inizia con un pizzicato convenzionale, senza alcuna maestosità, e prosegue con una serie di momenti corali scarsamente incisivi. Più sontuosa invece la sezione fino al “Propter magnam gloriam tuam”, dove il tenore solista Vittorio Grigolo ostenta una vocalità tersa e luminosa, di estrema omogeneità, con acuti proiettati con forza e sicurezza. L’attacco del “Credo” risulta poi più drammatico, con un suono morbido e vigoroso degli archi e con tutta l’orchestra, composta in gran parte da giovani professori, che esprime per intero la sua forza. Al centro di questo brano Grigolo incastona la gemma dell’”Incarnatus est”, con raffinate modulazioni ed accuratissime tenute nelle regioni più alte. Per quanto la tecnica sia virtuosistica, il canto riesce sempre spontaneo e freschissimo e viene accompagnato da una gestualità enfatica e marcata. Di ieratica compostezza il “Sanctus”, seguito dal “Benedictus” intonato dal baritono Massimo Cavalletti, con voce piena e rotonda ed un fraseggio ordinato e di spiccata espressività. La Messa si conclude con l’”Agnus Dei”, brillante duetto che qualche anno più tardi ritroveremo nel madrigale di Manon Lescaut e dove le differenti vocalità di Grigolo e Cavalletti si intrecciano con trasparenza e si armonizzano con grazia.

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Alessia Panza

Il secondo brano in programma è il Libera me, Domine composto da Giuseppe Verdi in occasione della morte di Rossini e successivamente confluito, con alcune modifiche, nella Messa da Requiem. Una preziosa occasione quindi per ascoltare la prima versione di questo capolavoro verdiano, in cui l’aderenza tra musica e testo determina una singolare forza espressiva, pur in una minore sublimità visionaria rispetto alla stesura definitiva. La parte del soprano solista è affidata ad Alessia Panza che fin dall’attacco esibisce uno stile assai drammatico ed ispirato. La vocalità è potente ed estesa ed ogni proiezione risulta sicura e definita, tanto nel grave quanto nell’acuto. Di grande lirismo la parte del “Requiem aeternam” con mezze voci e lunghissimi fiati, mentre la ripresa conclusiva del “Libera me” viene sbalzata con vigore ed accenti angosciati. Da parte sua, il maestro Fischer, tanto in Verdi quanto in Puccini, mantiene costantemente un gesto chiaro ed efficace, realizzando una salda coesione di coro, solisti ed orchestra.

Alla fine, in un’atmosfera raffinata e festosa, grande entusiasmo da parte del pubblico con applausi scroscianti per tutti.

CONCERTO INAUGURALE DELLE CELEBRAZIONI PUCCINIANE

Giacomo Puccini
Messa a 4 voci

Giuseppe Verdi
“Libera me” dal Requiem

Adam Fischer | direttore 

Wiener Philharmoniker

Singverein der Gesellschaft der Musikfreunde Wien
diretto da Johannes Prinz

soprano  Alessia Panza
tenore  Vittorio Grigolo
baritono  Massimo Cavalletti

Foto: ph. Giorgio Andreuccetti