Spettacoli

Il barbiere di Siviglia – Teatro Verdi, Pisa

Il Teatro Verdi di Pisa ha inaugurato la stagione lirica 2023-2024 con una serata elegante e festosa, con carabinieri in alta uniforme e file di piccole ballerine in tutù alla spagnola, cornice ed omaggio a Il barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, andato in scena con la la direzione di Francesco Pasqualetti e la regia di Luigi De Angelis in un progetto della compagnia teatrale Fanny e Alexander. L’allestimento rivisita in chiave attualizzante questo classico dell’opera buffa e lo ripropone in una versione fresca e giovanile, dove i protagonisti sono appunto le nuove generazioni e la nostra contemporaneità. La scena è fissa e consiste in una casetta a due piani suddivisa in quattro ambienti: al pian terreno la bottega di Figaro e il salotto di don Bartolo mentre a quello superiore si trova la camera di Rosina ed una stanza dove all’inizio campeggia la scritta “Music is my drug”, spazio per i ragazzi e per la loro libera creatività e che diverrà nel finale la terrazza in cui si celebra l’unione degli amanti. Davanti a questa struttura passa una ciclabile, con andirivieni di sportivi, spazzini, suore ed anziani, vetrina della nostra attualità, una Siviglia contemporanea che si muove attorno alla bottega di Figaro. I movimenti dei figuranti, con i costumi moderni e coloratissimi di Chiara Lagani, seguono la musica e conferiscono grande vivacità all’insieme, anche se finiscono talvolta per distrarre dal canto e dall’azione drammatica.

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Gurgen Baveyan

In questo contesto il Figaro di Gurgen Baveyan è un aitante barbiere, o piuttosto un consulente d’immagine o un maestro di stile, astuto e seducente, naturalmente portato a stimolare la vanità degli altri. La voce è calda e potente, agile e vigorosa nei cantabili, meno efficace nei recitativi. E’ di grande precisione e con uno spiccato senso del ritmo nelle parti d’insieme e risulta morbido e fluido nelle celebri arie, con poca modulazione del volume ma con un piglio spavaldo in linea con la particolare interpretazione del personaggio.

Il conte d’Almaviva invece, analogamente a don Bartolo e don Basilio, viene rappresentato come parte di un mondo più borghese e compassato, con abiti formali e retrò, con tanto di mantellina, ma capace di immergersi camaleonticamente in quel presente caotico e variopinto. Il personaggio è ben interpretato da Dave Monaco, voce vellutata nei centri e di grande melodismo, con una linea flessuosa e raffinata, pur con qualche acuto non troppo riuscito. Suadente all’inizio nella serenata, assai brillante come don Alonso, di grande forza nei terzetti e nei quintetti, è infine poetico e ben saldo nel duetto e nell’aria conclusivi.

Chiara Amarù è una Rosina spontanea e solare, volitiva e smaliziata ma comunque ragazza acqua e sapone nel gruppo esuberante degli adolescenti. La vocalità è ricca ed estesa, agile e voluminosa, pur con alcune diseguaglianze con cui però sa abilmente giocare per creare effetti teatrali, come nella celeberrima “Una voce poco fa”. Pieno e rotondo l’intero Rondò dell’inutil precauzione e di intenso lirismo il duetto finale.

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Chiara Amarù, Dave Monaco, Gurgen Baveyan, Arturo Espinosa, Roberto Abbondanza, Paola Valentina Molinari

Roberto Abbondanza è don Bartolo, ritratto come un borghese irrigidito e timoroso. Il canto è articolato in una grande varietà espressiva, con una dizione scandita ed un fraseggio accurato, pur mancando talora di consistenza.

Il don Basilio di Arturo Espinosa sembra l’intellettuale della situazione, vecchio stile e pieno di sè. Ne La calunnia è un venticello esibisce una vocalità compatta e robusta, in un canto aggraziato e scolpito ed un’ottima tenuta delle note.

Di grande omogeneità e sicurezza in acuto la Berta di Paola Valentini Molinari, con la sua aria spumeggiante ed un’originale interpretazione della frustrazione del personaggio.

Squillante e rotondo il Fiorello e Ufficiale di Tommaso Corvaja, incisivo anche l’Ambrogio di Giorgio Marcello e ben amalgamato il Coro Arché, diretto da Marco Bargagna, che con un’azzeccata trovata registica canta fuori scena al di là della casetta.

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La direzione di Pasqualetti, alla guida dell’Orchestra della Toscana, si distingue per eleganza e nitore formale. L’attacco dell’ouverture è di ampio respiro, in uno stile quasi contemplativo, ma manca un po’ di forza nei crescendo, pur guadagnando brillantezza nella conclusione. Curato nei dettagli l’accompagnamento delle arie ma di moderata vivacità; costruito poi con estremo rigore la prima parte del concertato, mentre la coda perde un po’ di precisione a vantaggio del ritmo. Sempre accuratissima l’intera seconda parte e con un carattere spiccatamente più energico. Assai ben riuscito il quintetto del Buonasera, mentre il temporale realizza un perfetto equilibrio fra trasparenza e vigore espressivo. Momenti di grande coesione e luminosità sono l’aria di Berta, il duetto di Rosina e il Conte e l’aria conclusiva di quest’ultimo. Molto controllato il finale, in una gioiosa vitalità in cui mai viene meno il senso della forma.

Molto applauditi tutti i cantanti, qualche pallida contestazione per il direttore e, con stupore di chi scrive, rumoroso disappunto per la regia, anche se non generalizzato. Viene da pensare che non sia piaciuta l’attualizzazione o che certe invenzioni siano sembrate eccessivamente fuori luogo, come l’amoreggiare di Berta e l’Ufficiale o quello dei due giovani atleti dopo l’allenamento. Come già detto, qualche situazione effettivamente distrae dalla musica, ma sempre e comunque con un tocco garbato e leggiero e quindi nel complesso lo spettacolo funziona.

IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Melodramma buffo in due atti
Libretto di Cesare Sterbini
dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Musica di Gioachino Rossini

Maestro concertatore e direttore d’orchestra Francesco Pasqualetti
ORT – Orchestra della Toscana
Coro
Arché diretto da Marco Bargagna

Progetto Fanny & Alexander
Regia, scene e luci Luigi De Angelis
Costumi Chiara Lagani

Rosina Chiara Amarù
Figaro Gurgen Baveyan
Conte di Almaviva Dave Monaco
Don Bartolo Roberto Abbondanza
Don Basilio Arturo Espinosa
Berta Paola Valentina Molinari
Fiorello/Ufficiale Tommaso Corvaja
Ambrogio Marcello Giorgio

Photo by Kiwi