Concerti

Fuoco di gioia – Festival Verdi 2023, Parma

Torna al Festival Verdi 2023, come ogni anno, Fuoco di gioia, il gala lirico a scopo benefico.

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Anna Pirozzi e Paolo Zoppi

Il ventitreesimo cartellone del Festival Verdi contempla l’oramai irrinunciabile appuntamento con Fuoco di gioia. Come ben noto, la serata non rappresenta semplicemente un gala lirico organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani Club dei 27 ma un evento a scopo benefico. Il ricavato del concerto, infatti, viene quest’anno interamente devoluto all’Associazione Bambino Cardiopatico ODV, importante organizzazione di volontariato che opera sul territorio da quasi quarant’anni. Il programma della serata, quantomai variegato ed articolato, prende vita grazie alla brillante esecuzione della Ouverture da Le nozze di Figaro, interpretata con piglio brioso dalla Filarmonica di Parma. Nel programma, poi, è previsto un altro momento sinfonico, ovvero l’intermezzo “Il sogno” dal mascagnano Guglielmo Ratcliff, tratteggiato in una moltitudine di colori e dinamiche che sottolineano al meglio la modernità del componimento. All’ottima riuscita della serata concorre, senza dubbio, la guida, dal podio, del bravissimo Maestro Donato Renzetti, che, anche in questa occasione, mette in evidenza la solidità di un gesto quanto mai misurato e stilisticamente sempre pertinente.

Sul palco, sfilano alcuni degli artisti più acclamati del momento, molti di loro veri e propri beniamini per il pubblico parmigiano. Il soprano Anna Pirozzi si esibisce nell’aria “Io son l’umile ancella” da Adriana Lecouvreur di Cilea, brano che l’artista riesce a cesellare con una vocalità piena e ben tornita. Pirozzi è protagonista anche di una seconda aria, questa volta verdiana, la celeberrima “Ritorna vincitor” da Aida. Una esecuzione incisiva ed emozionante del brano, valorizzato dal soprano con innegabile compattezza vocale.

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Luca Salsi, Donato Renzetti e Paolo Zoppi

Durante la serata è prevista la presenza di un secondo soprano, la giovane Vittoriana De Amicis che nel cimentarsi, in primis, con “Ardon gli incensi” da Lucia di Lammermoor, colpisce per il nitore di una linea vocale cristallina, oltre che per la precisione delle agilità nella cadenza. Nella seconda parte del gala, De Amicis torna sul palco per dare vita a “Glitter and be gay” da Candide di Leonard Bernstein, sciorinata con spassosa ironia.

Il comparto femminile della serata è completato dal mezzosoprano Veronica Simeoni, protagonista di una esecuzione allucinata e dalla forte connotazione onirica de “La luce langue” dal verdiano Macbeth. Per lei, a seguire, un secondo brano verdiano, “O don fatale” da Don Carlo, sbalzato con accenti di penetrante struggimento.

Tra le voci maschili spicca Giulio Pelligra, in possesso di timbro squillante che avvalora una linea dalla facile proiezione, specie nel registro superiore. Si apprezzano, dunque, la spavalda facilità con cui Pelligra veste i panni del Duca di Mantova nella sua celebre ballata, “la donna è mobile”, così come il romantico abbandono con cui il tenore dispiega la cavatina di Arturo durante “per te d’immenso giubilo”, scena con coro dalla donizettiana Lucia di Lammermoor. Pelligra è altresì chiamato a dare voce alla difficile “Ô jour de peine” da Les Vépres siciliennes, qui esaltata con morbido lirismo ed appassionato trasporto.

Michele Pertusi, già presente in altri eventi del Festival 2023, affronta l’aria di Procida “O tu Palermo” da I vespri siciliani mettendo in luce, con voce vellutata e al tempo stesso penetrante, gli appassionati pensieri rivoluzionari che si annidano nel cuore del personaggio. Nella seconda parte del concerto ritroviamo Pertusi, questa volta impegnato come insinuante e luciferino Don Basilio ne “la calunnia” dal rossiniano Barbiere di Siviglia.  Il basso regala al pubblico, alla fine della prima parte del concerto, il bellissimo duetto “suona il labbro il mio nome” da Simon Boccanegra dove veste i panni di un granitico e quantomai severo Jacopo Fiesco al confronto con il giovane Simone, interpretato con spiccata e travolgente enfasi da Luca Salsi. Il baritono parmigiano, impegnato in questi giorni ne I due Foscari al Teatro La Fenice di Venezia, giunge a questo appuntamento con il pubblico parmigiano in una eccellente forma vocale. Salsi si presenta ribalta con uno dei suoi cavalli di battaglia, “nemico della patria” da Andrea Chenier di Umberto Giordano, affrontato con struggente rassegnazione.

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Luca Salsi, Donato Renzetti e Michele Pertusi

In apertura della seconda parte del concerto, dopo aver ricevuto dalle mani del Presidente del Club dei 27, la prestigiosa onorificenza del Cavalierato Verdiano, si rende protagonista di una emozionante esecuzione di “Cortigiani, vil razza dannata” da Rigoletto. Una interpretazione magistrale grazie alla spiccata e sfumata espressività del fraseggio. Il programma del concerto si completa, infine, con alcune pagine affidate alla compagine della Corale Verdi che, sotto la guida impeccabile del Maestro Claudio Cirelli, esegue, oltre alla già citata pagina da Lucia di Lammermoor, l’appassionato “coro dei pellegrini” (in italiano) dal wagneriano Tannhäuser e, in chiusura di concerto, il fremente coro finale dal verdiano Macbeth, “vittoria! Vittoria!”. Nella pagina “Dove guardi splendono” da Otello di Verdi, abbiamo anche la possibilità di ascoltare la compagine delle voci bianche della Corale Verdi, ben dirette dal Maestro Niccolò Paganini.

La serata viene scandita, come di consueto, dagli interventi del bravissimo e simpaticissimo Paolo Zoppi, alias Falstaff nel Club dei 27. Piccola nota di colore: ad impreziosire le esecuzioni degli artisti sono state utilizzate coloratissime ed altrettanto efficaci proiezioni sul fondale del palcoscenico (riutilizzando la tecnologia già in uso negli allestimenti scenici dei titoli operistici del Festival).
Grande successo al termine per questa bella serata di musica.


 Fuoco di gioia
Gala lirico benefico organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani Club dei 27
 
Soprani Vittoriana De Amicis & Anna Pirozzi
Mezzosoprano Veronica Simeoni
Tenore Giulio Pelligra
Baritono Luca Salsi
Basso Michele Pertusi
 
Filarmonica di Parma
Direttore Donato Renzetti
Coro della Corale Verdi
Maestro del Coro Claudio Cirelli
Coro di voci bianche della Corale Verdi
Maestro del coro Niccolò Paganini

FOTO: ROBERTO RICCI