Messa da Requiem – Festival Verdi 2023, Parma
Al Festival Verdi torna, come ogni anno, l’immancabile appuntamento con Messa da Requiem.
L’esecuzione di Messa da Requiem, il capolavoro sacro verdiano, rappresenta oramai un appuntamento consolidato nel cartellone del Festival Verdi. Nel corso degli anni si sono esibiti sul palco del Teatro Regio alcuni tra i più illustri artisti dell’attuale panorama lirico internazionale e anche i nomi presenti nella locandina di quest’anno hanno suscitato parecchie aspettative.
Sul podio troviamo Oksana Lyniv, già direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna, a capo dei complessi della città felsinea. In questa occasione la direttrice ucraina, acclamata soprattutto per le sue prestazioni nel repertorio wagneriano, si rende protagonista di una prova interlocutoria e, a tratti, discontinua. Si apprezza, senza dubbio, la metronomica precisione con cui viene eseguito lo spartito, ma quello che manca è “l’anima”. Non si percepisce, infatti, in questo racconto musicale dal ritmo piuttosto spedito, quel contrasto di sfumature e di dinamiche che rappresenta l’essenza stessa del componimento. In altre parole, è come se venissero a mancare l’intenzione e la poetica che sono tuttavia pilastri fondamentali nel teatro verdiano e, soprattutto, in un’opera tanto articolata quale è Requiem. Ne consegue come anche i complessi orchestrali del Teatro Comunale di Bologna, non rifulgono in tutta la loro potenzialità. L’Orchestra felsinea, infatti, risalta per brillantezza e coesione, ma, complice la mancanza di un maggior coinvolgimento dal podio, pare poco meno espressiva ed incisiva che in altre occasioni. Discorso analogo anche per la compagine corale che qui vede riuniti il Coro del Teatro Comunale di Bologna e il Coro del Teatro Regio di Parma guidati, rispettivamente, da Gea Garatti Ansini e da Martino Faggiani. L’imponente massa corale avrebbe potuto essere sfruttata al meglio facendone risaltare tutta la gamma di colori e di intenzioni, ma, ancora una volta, tutto rimane in superficie. Gli interventi risultano compiti con politezza ed intensità, ma la prova difetta di fantasia e di estro. Ed è un vero peccato se si pensa al quartetto di solisti a disposizione.
Federica Lombardi è in possesso di una vocalità avvolgente che si espande compatta sino a raggiungere il registro acuto, luminoso e penetrante. La linea musicale appare ben rifinita e si apprezza, tra l’altro, per il colore schiettamente lirico del mezzo. L’esecuzione, inoltre, risulta emotivamente partecipata soprattutto nel “Libera me Domine” finale.
Di rilievo la prova di Freddie De Tommaso, dalla vocalità robusta e voluminosa. Già dall’attacco del “Kyrie” inziale si rimane colpiti dalla facilità con cui la voce del tenore si espande uniforme e “corre” in sala. La scrittura viene dominata con disinvoltura e naturalezza, regalando una esecuzione dell’“Ingemisco” perfettamente riuscita. Il sapiente utilizzo delle dinamiche, specie nell’”Hostias”, conferisce al brano una sensazione di intimo raccoglimento.
Daniela Barcellona esibisce un mezzo dal suggestivo colore ambrato che si espande poi tra le pieghe dello spartito con inflessioni di dolorosa lacerazione. Notevole, nel suo caso, l’impiego dei colori per meglio definire l’espressività di ogni momento.
Completa il quartetto dei protagonisti Michele Pertusi al quale riconosciamo, anche in questa occasione, la solidità di un mezzo dal suggestivo colore notturno. Il basso parmigiano, grazie all’utilizzo di effetti chiaroscurali, si rende inoltre protagonista di una lettura molto teatrale della partitura.
Successo caloroso al termine da parte di un pubblico visibilmente soddisfatto.
MESSA DA REQUIEM
Per soli, coro e orchestra
Musica di Giuseppe Verdi
Federica Lombardi soprano
Daniela Barcellona mezzosoprano
Freddie De Tommaso tenore
Michele Pertusi basso
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Direttore Oksana Lyniv
Coro del Teatro Comunale di Bologna
Maestro del Coro Gea Garatti Ansini
Coro del Teatro Regio di Parma
Maestro del coro Martino Faggiani
FOTO: ROBERTO RICCI