Il matrimonio segreto – Teatro Regio, Parma
La stagione d’Opera 2023 del Teatro Regio di Parma prosegue con Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, con un cast composto da giovani artisti emergenti.
“Io vado pazza per Tiffany… specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie” così diceva Holly, l’iconica protagonista di Colazione da Tiffany e al coloratissimo mondo americano degli anni Sessanta è ispirato questo nuovo allestimento del Matrimonio Segreto di Domenico Cimarosa, in coproduzione con l’Ópera de Tenerife e il Teatro Massimo di Palermo.
In questa nuova lettura, il mercante Geronimo è approdato a Broadway ed ha aperto una pasticceria: la Geronimo e co., un ironico riferimento alle gioiellerie Tiffany. Carolina, sua figlia, è totalmente votata al mito di Gene Kelly e ai suoi musical di cui cerca di emulare i passi di danza. Un’idea riuscita quella del regista Roberto Catalano che, insieme allo scenografo Emanuele Sinisi, ha creato un mondo coloratissimo e leggero, divertente e ricco di citazioni cinematografiche. Sul palco affiancano la grande pasticceria in stile Tiffany lo skyline di Broadway e i famosi lampioni di Singin in the rain . Le luci di Fiammetta Baldisseri assecondano in modo perfetto le idee del team creativo; adeguati anche i costumi dalle tinte pastello perfettamente aderenti allo stile degli anni Sessanta. Ben riusciti anche i movimenti coreografici a cura di Sandhya Nagaraja. Una menzione particolare ai brillanti mimi Samuel Moretti e Filippo Lanzi che interpretano con ironia e bravura i ruoli di Gene Kelly e del weeding planner, camei non previsti dal libretto ma che arricchiscono questa messa in scena.
A tenere le redini del racconto musicale è il Maestro Davide Levi che legge la partitura con freschezza e spontaneità. Dalla buca si leva, dunque, un tappeto sonoro ricco di chiaroscuri e sfumature, pennellate sbalzate con dolcezza e pertinenza stilistica. Pregevole, inoltre, la capacità di condurre la melodia nel rispetto delle peculiarità vocali e timbriche dei singoli interpreti impegnati sul palcoscenico. Una prova ben riuscita grazie, tra l’altro, all’apporto dei complessi dell’Orchestra Cupiditas di cui si apprezzano la brillantezza e la vivacità sonora. Una menzione particolare, inoltre, al virtuosismo esecutivo di Hana Lee, Maestro al cembalo. Piccola nota di colore: a metà del secondo atto, l’ingresso in scena di Elisetta, in preda ai fumi dell’alcol dopo aver appreso di non essere l’oggetto del desiderio del Conte Robinson, è accompagnato dalla melodia del brindisi tratto da “La traviata”; una piccola licenza esecutiva che nel cuore delle terre verdiane si colora di irresistibile ironia.
Veronika Seghers, in possesso di un mezzo musicale e melodioso, è una Carolina vocalmente deliziosa. Sotto il profilo interpretativo, convince grazie ad un fraseggio curato e mai affettato, cui si unisce una presenza scenica aggraziata e leggiadra. Da segnalare, inoltre, l’abilità e la naturalezza con cui il soprano accenna alcuni passi di danza nel corso dello spettacolo.
Bekir Serbest sfoggia una vocalità dal colore chiaro e una interpretazione scenica coinvolta e spigliata. Al netto di qualche asprezza nella zona di passaggio, rileva, senza dubbio, una esecuzione convincente dell’aria “Pria che spunti in ciel l’aurora” dove il tenore mostra un buon controllo del canto sul fiato.
Un plauso a Ignas Melnikas che, nella sua lettura del personaggio di Geronimo, lascia intravedere il potenziale di una vocalità rotonda e ben tornita. Il mezzo, dal caratteristico colore ambrato, mostra buona omogeneità tra i registri, sciorina con naturalezza il canto d’agilità e sale al registro acuto con la giusta proiezione. Ben azzeccata e incisiva anche la caratterizzazione sulla scena.
Valentina Stadler interpreta Fidalma con la giusta verve comica, tanto nella costruzione del fraseggio quanto nelle movenze sceniche. Vocalmente si nota per una linea musicale corposa e screziata.
Elisetta di Eleonora Nota si fa apprezzare per il timbro chiaro e la pienezza dei centri. Particolarmente riuscito il personaggio, sbalzato con ironia senza eccessi caricaturali.
Completa il cast Ramiro Maturana che, nei panni del Conte Robinson offre una prova convincente per precisione e compostezza vocale. Da segnalare, inoltre, la immedesimazione nel personaggio, tratteggiato con guascona ironia.
Franco successo al termine accomuna tutta la compagnia in un teatro che lascia intravedere qua e là qualche posto vuoto di troppo. Il pubblico, inizialmente poco coinvolto, si lascia conquistare e, uscendo da teatro, mostra una certa soddisfazione: non di solo Verdi vive (forse) il Regio! Si replica sino al 19 di febbraio.
IL MATRIMONIO SEGRETO
Dramma giocoso in due atti
Libretto di Giovanni Bertati
Musica di Domenico Cimarosa
Carolina Veronika Seghers
Paolino Bekir Serbest
Fidalma Valentina Stadler
Geronimo Ignas Melnikas
Elisetta Eleonora Nota
Conte Robinson Ramiro Maturana
La vecchia/Gene Kelly (mimo) Samuel Moretti
Il weeding planner (attore) Filippo Lanzi
Orchestra Cupiditas
Direttore Davide Levi
Regia Roberto Catalano
Scene Emanuele Sinisi
Costumi Ilaria Ariemme
Luci Fiammetta Baldiserri
Movimenti coreografici Sandhya Nagaraja
Foto: Roberto Ricci