Cavalleria Rusticana
È il capolavoro di Pietro Mascagni ad inaugurare il secondo Regio Opera Festival, il festival operistico en plein air del Teatro Regio di Torino che si tiene nella splendida cornice del cortile di Palazzo dell’Arsenale. Arricchito quest’anno anche da due eventi legati al balletto il festival è nato nel 2021 come stagione estiva per ovviare alle problematiche legate ai lavori di ammodernamento del palcoscenico del Teatro Regio e alla pandemia da Covid-19 ma il riuscitissimo esperimento può proseguire anche per questa stagione, anzi i posti disponibili sono aumentati! L’affluenza di pubblico premia ancora una volta la scommessa e la nuova campagna social del teatro per questo Festival risulta fresca e vincente. Convincente è anche il coté visivo dello spettacolo, brillante adattamento da parte di Anna Maria Bruzzese della produzione di Gabriele Lavia già visto al Regio ma sempre di grande impatto . La scena è dominata dal nero delle rocce vulcaniche e dai “fiumi” di papaveri rossi che “scorrono” tra e sotto le rocce, splendida metafora dei sentimenti dei protagonisti che ribollono al di sotto della superfice e che essi nascondono a tutto il resto del paese. Così come la lava, anche i sentimenti non sono controllabili, risalgono in superficie contro la nostra volontà, scorrono senza badare a cosa verrà impattato dal loro passaggio.
Anche dal punto di vista musicale non si rimane delusi, il giovane cast è brillantemente coadiuvato dalla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa che guida un’orchestra del Teatro Regio davvero in stato di grazia. La lettura della partitura è vibrante e decisa, gli splendidi momenti di abbandono lirico sono gestiti con gusto e perizia e il famosissimo Intermezzo una delizia. Splendida come sempre anche la compagine corale. Alla testa del cast la meravigliosa Santuzza di Anastasia Boldyreva, la cui voce ambrata si propaga con facilità attraverso lo splendido cortile barocco. L’accento è controllato, senza gigionerie, con una linea di canto sempre pulita e omogenea, davvero apprezzabile. Marco Berti, subentrato alla fine delle prove al previsto Stefano La Colla, affronta con sicurezza il ruolo di Turiddu, una prova raffinata e di sicuro valore. Misha Kiria è uno stoicissimo Alfio, il baritono canta in maniera posata e con evidente padronanza del proprio strumento.
Ammaliante la Lola di Valeria Girardello, pur con la breve apparizione. La voce è avvolgente, vellutata, e la padronanza della scena innegabile. Validissima prova anche quella di Agostina Smimmero nei panni di Lucia, sentita e competente dal punto di vista musicale. Gli applausi sono calorosi per tutti al termine della rappresentazione da parte del pubblico che gremisce il cortile di Palazzo dell’Arsenale per questo primo titolo del Regio Opera Festival che si terrà fino a Settembre. I prossimi titoli saranno Carmen, Tosca, Don Checco, il gala di danza Zakharova & Repin, un doppio spettacolo del Béjart Ballet di Losanna con L’uccello di fuoco e Tous le hommes presque toujours s’imaginent e tre concerti.
Sulla nostra pagina Facebook potete trovare le interviste a Anastasia Boldyreva, Valeria Girardello, Agostina Smimmero e Anna Maria Bruzzese.
CAVALLERIA RUSTICANA
Melodramma in un atto
Musica di Pietro Mascagni
Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti and Guido Menasci
tratto dall’omonimo dramma di Giovanni Verga
INTERPRETI
Santuzza Anastasia Boldyreva
Turiddu Marco Berti
Alfio Misha Kiria
Lucia Agostina Smimmero
Lola Valeria Girardello
Una donna Daniela Valdenassi
Francesco Ivan Ciampa direttore d’orchestra
Anna Maria Bruzzese messa in scena
Paolo Ventura scene e costumi
Lorenzo Maletto luci
Andrea Secchi maestro del coro
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Allestimento Teatro Regio Torino
Foto di Andrea Macchia, cortesia del Teatro Regio