Tristano e Isotta
L’inaugurazione della nuova stagione del teatro Petruzzelli è affidata a Richard Wagner col suo Tristan und Isolde, tra i massimi capolavori del romanticismo tedesco, una scelta coraggiosa da parte del teatro barese quella di inaugurare con un’opera senza dubbio impegnativa per la compagine orchestrale, per le voci e per lo stesso pubblico, cui si chiede un attento ascolto per quattro ore circa. Tuttavia la sfida è perfettamente riuscita e il pubblico ha risposto con partecipazione e entusiasmo. L’allestimento del capolavoro wagneriano è del teatro Petruzzelli e le scene, la regia e i costumi sono del regista greco Jannis Kokkos, il quale propone una regia chiara, essenziale, volta a delineare l’essenza del dramma tutto interiore dei personaggi. L’orchestra è guidata dal direttore francese Marc Piollet che supera l’impegnativa prova impeccabilmente. L’orchestra si tinge di potenza inequivocabilmente wagneriana, il gesto è sicuro e deciso e l’immensa colonna di suono, totalmente al servizio del compositore tedesco, ne delinea la più sublime essenza della sua drammaturgia e l’irrefrenabile impeto delle passioni dell’eroe romantico, costantemente proteso verso un’interminabile Steigerung, ovvero un crescendo di voluttà e desiderio, in un incessante dramma interiore. Le dolci sonorità dell’arpa e del corno inglese immergono chi ascolta nella dolcezza dell’ indissolubile amore dei due amanti, fatalmente legato alla morte. Il possente organico orchestrale, aderendo perfettamente alla volontà wagneriana, esprime al meglio la dicotomia che pervade l’intera opera: amore e morte, il giorno uccisore dei più segreti sentimenti e la notte che col suo manto tutto avvolge, segreta custode dell’amore tra i due protagonisti.
Lars Cleveman è un Tristan appassionato e innamorato, dotato di buon volume e di colore tendente al tenore drammatico. Ne si apprezza l’ottimo fraseggio e l’accento appassionato. La principessa Isolde è interpretata da Alexandra Lubchansky. Il soprano di San Pietroburgo possiede una voce molto interessante, di soprano lirico spinto. Il volume è di notevole importanza e la sua voce, molto teatrale, corre e si espande in sala con morbidezza. Se l’attacco di qualche suono risulta leggermente incerto e qualche nota, forse per qualche lieve cenno di stanchezza, oscilla lievemente, in special modo nella celebre “Mild und Leise“, anche la sua prova è portata termine al meglio. La sua Isolde, assolutamente ribelle alla volontà del re Marke di averla in sposa, presto mette a nudo l’amore per Tristan, già amato in passato. Nel duetto d’amore col tenore, offre, insieme a Lars Cleveman, una pregevole esecuzione, tenendo testa all’imponente muro sonoro orchestrale con un canto progressivamente più intriso di voluttà e passione per il suo amato. Bellissimo l’effetto dato dalle due voci che si rincorrono, per poi fondersi insieme.
A dar vita a Brangäne, ancella di Isolde, è il bravissimo mezzosoprano Stefanie Iranyi, piuttosto acuto, dall’ottima qualità vocale. La sua voce, molto sonora, è di tanto in tanto screziata di suoni ambrati e scuri. La cantante ha dalla sua un ottimo fraseggio e incarna molto bene la dedizione e fedeltà del suo personaggio verso Isolde. Tra tutti spicca la bellissima, autorevole e imponente voce del basso Rafal Siwek. Il mezzo di cui l’artista dispone è di impressionante bellezza e volume. La sua risulta essere la voce più voluminosa dell’intero cast vocale. Il suo personaggio è regale, dolente, magnanimo, autorevole, dal bellissimo e intimistico accento. Il basso polacco piega il proprio mezzo a vellutati piani e la sua calda voce avvolge tutto, come d’incanto. La dizione è meravigliosamente scolpita. Ottimo anche il Kurwenal del baritono Oliver Zwarg, dalla voce brunita e al contempo brillante. Altrettanto buone le prove di Simon Schnor, come Melot, di Italo Proferisce come timoniere e, infine di Andrea Schifaudo, nel doppio ruolo di marinaio e pastore. Il pubblico decreta al Tristan und Isolde un convinto successo. Lo spettacolo si replica fino al 30 gennaio.
TRISTANO E ISOTTA
di Richard Wagner
Dramma musicale in tre atti su libretto di Richard Wagner,
basato sul poema cavalleresco “Tristan” di Gottfried von Straßburg, del 1210
direttore Marc Piollet
regia, scene, costumi Yannis Kokkos
disegno luci Vinicio Cheli
video Eric Duranteau
maestro del coro Fabrizio Cassi
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO PETRUZZELLI
INTERPRETATO DA
Tristan Lars Cleveman
Isolde Alexandra Lubchansky
Brangäne Stefanie Iranyi
Re Marke Rafal Siwek
Kurwenal Oliver Zwarg
Melot Simon Schnorr
Un timoniere Italo Proferisce
Voce di un marinaio / Un pastore Andrea Schifaudo