Spettacoli 2022

La fanciulla del West

La fanciulla del West di Giacomo Puccini, il western in musica alla conquista della Lombardia.

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Rebeka Lokar

L’opera forse più sperimentale di Giacomo Puccini, La fanciulla del West, rappresentata per la prima volta a New York nel 1910, conclude il suo tour dei teatri di OperaLombardia e arriva sul palco del Teatro Ponchielli di Cremona.
Uno spettacolo veramente molto interessante quello creato dal regista Andrea Cigni, un Far West che non cade nei binari di una certa filmografia ma che evoca la poesia di cui scriveva anche la giornalista Angela Urbano “ (…) fatta di sporcizia e di polvere, di caldo e di noia, di cadute da cavallo e di cavalcate nelle tempeste di vento.” Una grande struttura al centro del palco, circondata da luci che ricordano un ring, ci trasporta in un mondo indefinito al cui centro stanno i minatori, con le loro storie e la loro esistenza. Una scena (a cura di Dario Gessati) suggestiva, creata principalmente con un uso intelligente delle luci (a cura di Fiammetta Baldisseri) una atmosfera invernale e cruda, di nebbia e folate di neve, un West intimistico, ostile come la vita di chi lo popola e scaldato solo dalla presenza in scena del centro emotivo della vicenda, la dolcissima e forte Minnie. Semplici ma riusciti i costumi di Tommaso Lagattola, abiti country, colorati e concreti che ben si sposano con la visione del regista.

Riuscitissima quindi la parte visiva, non da meno il versante musicale dello spettacolo.
Sul podio Valerio Galli, che forse grazie proprio alla lunga frequentazione del repertorio pucciniano è una assoluta certezza. Nella sua interpretazione tutti gli strumenti sembrano respirare insieme e sprigionare un cromatismo sfaccettato di infinite sfumature; la sensazione all’ascolto è proprio quella di trovarsi di fronte ad una tela ricca di colori dove ogni pennellata rappresenta un segno d’espressione diverso, pur sempre ben individuabile nella sua grandiosa specificità. Meticolosa è poi la scelta dei tempi e dei ritmi, tale da rendere il racconto musicale, ora frenetico, ora palpitante, ora sognante. Una prova maiuscola salutata, giustamente, dalle acclamazioni del pubblico ad ogni suo ritorno sul podio prima dell’inizio di ogni atto.

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Rebeka Lokar e Angelo Villari

L’Orchestra I Pomeriggi Musicali viene letteralmente travolta dal gesto trascinante e sicuro del Maestro e riesce ad acquisire una tale politezza e precisione sonora raramente ascoltate in altre occasioni.

Nel ruolo della protagonista Rebeka Lokar che possiede un mezzo sicuro e poderoso, compatto ed omogeneo in tutti i registri. Le tante salite all’acuto di cui è costellata la parte vengono espugnate con facilità, così come notevole è la capacità di dosare il volume realizzando anche, ove richiesto, mezze voci sognanti che ben si addicono ad una ragazza che non ha mai dato il suo primo bacio. Sempre corretto il canto di conversazione, educato e privo di sbavature. Di grande intelligenza, inoltre, l’interprete che sa unire ad un fraseggio sempre pertinente e sfumato, una presenza scenica evocativa di quella figura materna e di sorella in cui Minnie viene identificata dai minatori.

Ben a fuoco anche il Dick Johnson di Angelo Villari, dotato di timbro dal bel colore ambrato, una linea sempre musicale e la giusta sicurezza nel settore acuto, sempre squillante. Il tenore colora il fraseggio di accenti adeguatamente spavaldi e baldanzosi, che ben si addicono all’animo del bandito, ma riesce anche a trovare il giusto slancio passionale nei confronti di Minnie. Ben riuscita la celeberrima “Ch’ella mi creda libero e lontano”, dove Villari colora la voce di straziante malinconia.

Sergio Vitale, da par suo, ha saputo tratteggiare un Jack Rance di tutto rispetto. Lo strumento vocale è caratterizzato da un suggestivo colore scuro e da un mezzo ben appoggiato e rifinito a tutte le altezze. Il baritono conferma anche in questa occasione la sua grande capacità di scavo nella parola, di ricerca di un accento sempre pertinente ed elegante rifuggendo da facili gigionerie di certa tradizione. Scenicamente restituisce alla perfezione tutta l’autorità dello sceriffo, nonché la cocente delusione per la mancata conquista di Minnie.

Perfettamente riuscita la prova di Didier Pieri, il cui Nick sembra assumere un rilievo ben maggiore rispetto a quello che di norma viene considerato un ruolo “secondario”. La linea vocale desta ammirazione per musicalità e squillo, così come il fraseggio, meticolosamente curato ed espressivo.

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Angelo Villari

Andrea Concetti, nel ruolo di Ashby, è un vero e proprio lusso: con la sua voce morbida e dal colore vellutato disegna un personaggio autorevole e raffinato.

Ben affiatata ed omogena la “compagnia dei minatori”: tonante e ben scolpito il Sonora di Valdis Jansons, musicale e sicuro Marco Miglietta nel ruolo di Harry, elegante e ben rifinito Christian Federici come Jake Wallace.

Ottimamente riuscita la “coppia” dei nativi americani: la graziosa e timbratissima Wowkle di Candida Guida, il simpatico Sid di Federico Cavarzan, cui viene richiesto di ricoprire, con buoni risultati, anche il ruolo di Billy Jackrabbit. Meritano una menzione anche il luminoso Trin di Antonio Mandrillo, lo ieratico Bello di Ramiro Marturana, il ben tratteggiato Joe di Giuseppe Raimondo, lo squillante e ben a fuoco Happy di Matteo Loi, il puntuale Larkens di Maurizio Lo Piccolo, l’efficace Jose Castro di Marco Tomasoni, il corretto postiglione di Alessandro Mundula.

In gran forma, infine, è parsa anche la compagine del Coro OperaLombardia diretto ottimamente dal Maestro Diego Macagnola.

Al termine dello spettacolo, un pubblico entusiasta e festante, decreta un vero e proprio trionfo per tutta la compagnia, con punte di assoluto entusiasmo per i protagonisti e il direttore.
Con questa bella e riuscitissima produzione di La Fanciulla del West, il Teatro Ponchielli saluta il proprio pubblico di appassionati melomani dando loro appuntamento a maggio per una prima assoluta: A sweet silence in Cremona di Roberto Scarcella Perino su libretto di Mark Campbell.

LA FANCIULLA DEL WEST
Opera in tre atti
Libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini
Musica di Giacomo Puccini

Minnie Rebeka Lokar
Jack Rance Sergio Vitale
Dick Johnson Angelo Villari
Nick Didier Pieri
Ashby Andrea Concetti
Sonora Valdis Jansons
Trin Antonio Mandrillo
Sid/ Billy Jackrabbit Federico Cavarzan
Bello Ramiro Maturana
Harry Marco Miglietta
Joe Giuseppe Raimondo
Happy Matteo Loi
Larkens Maurizio Lo Piccolo
Wowkle Candida Guida
Jake Wallace Christian Federici
José Castro Marco Tomasoni
Un Postiglione Alessandro Mundula

Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coro OperaLombardia
Direttore Valerio Galli
Maestro del coro Diego Maccagnola
Regia Andrea Cigni
Scene Dario Gessati
Costumi Tommaso Lagattolla
Luci Fiammetta Baldiserri

FOTO: per gentile concessione del teatro.