La traviata
Grandissimo successo all’Arena di Verona per il quarto titolo del cartellone del 98° Opera Festival.
La traviata di Giuseppe Verdi è opera senza tempo, la si può collocare in qualsiasi dimensione spazio/temporale; l’argomento, purtroppo, è stato, resta e sarà sempre di attualità, in qualsiasi epoca lo si volglia rappresentare. Il Team creativo e Artistico di Fondazione Arena di Verona sceglie l’epoca della Parigi dell’EXPO 1899 e lo fa con immagini provenienti dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, dove, nel preludio al I atto e nell’intero III atto sfilano le più affascinanti raffigurazioni legate alla femminilità. Il grande Ledwall immagina il I atto come un grande salone che guarda Parigi, la prima parte del II atto un giardino d’inverno innevato con una splendida vetrata in puro stile Liberty; la festa di Flora si svolge in una sala che ricorda molto l’Alhambra di Granada. Movimenti di massa piacevoli che strizzano l’occhio alle passate produzioni areniane; magari non hanno suscitato i consueti applausi a scena aperta ma lo spettacolo è stato seguito con piacere e gradimento; nel loro insieme di ottima fattura anche i costumi. Quanto al movimento dei protagonisti molto viene affidato a loro stessi e alla loro grande scaltrezza da palcoscenico per formare un quadro generale assai apprezzabile
La direzione di Francesco Ivan Ciampa si attesta fra le migliori qui ascoltate. Ciampa sembra aver acquisito quell’esperienza che solo un grande maestro del passato può avere, cosa incredibile per la sua età; sa quando è il momento di rallentare, di stimolare non solo orchestra e coro; sa valorizzare i cantanti che ha a disposizione, anche soccorrendoli e alleggerendo il peso del suono dell’orchestra, a seconda del limite vocale; quando può farlo si abbandona con un trasporto galvanizzante, basti pensare al tempo vorticoso all’entrata di Violetta alla festa di Flora, o al commosso preludio al III atto, momenti veramente elettrizzanti; inutile tessere lodi sulla saldezza e la comunicazione fra palco, Coro e buca d’orchestra. Una tale direzione era tempo che non si ascoltava in Arena: e non solo in Arena. Alla fine il vero trionfatore della serata, e per molti aspetti.
Il cast vocale, pur con qualche limite, si attesta a un insieme alquanto pregevoile.
Irina Lungu non parte bene, con un canto troppo sorvegliato, agilità poco fluide e abbellimenti alquanto raffazzonati; quanto al mi bemolle fuori ordinanza poetva essere evitato. Le cose migliorano nel II atto con accenti veramente commossi e fieri (molto bello il Donna son io, Signore ed in mia casa come il Morrò! Morrò, la mia memoria) e un terzo atto veramente suggestivo.
Francesco Meli dimostra qual è il suo repertorio con questo Alfredo, veramente ben cantato; voce ricca di armonici, elegante nelle fiorettature nel bridisi come nella sua aria e un Parigi o cara veramente d’alta classe. Meno a suo agio negli slanci di fierezza come nella scena della festa ma sempre canto sorvegliato e sicuro.
Straordinario Luca Salsi come Germont padre; un’interpretazione scevra da gigionismi o cachinni vari, un canto sempre sorvegliato, che gli hanno permesso di comporre una figura di grande spessore; inutile dire che la sua aria è stata lungamente applaudita.
Corrette, funzionali e scenicamente disinvolte l’Annina di Yao Bohui, come la Flora di Victoria Pitts.
Carlo Bosi (Gastone), Nicolò Ceriani (Barone Douphol), Romano dal Zovo (Dottor Grenvil), Max René Cosotti (Giuseppe) e Stefano Rinaldi Miliani completavano più che egregiamente il buon cast; da segnalare, anche, la presenza di lusso di Natale de Carolis come Marchese d’Obigny.
Alla fine dello spettacolo grandi applausi, ovazioni a Francesco Meli e Luca Salsi e ovazioni da stadio per Irina Lungu.
Fondazione Arena di Verona – 98° Opera Festival 2021
La Traviata
Melodramma in tre atti
Libretto di Francesco Maria Piave
Musica di Giuseppe Verdi
Direttore Francesco Ivan Ciampa
Maestro del Coro Vito Lombardi
Personaggi e interpreti
Violetta Valéry Irina Lungu
Flora Bervoix Victoria Pitts
Annina Yao Bohui
Alfredo Germont Francesco Meli
Giorgio Germont Luca Salsi
Gastone di Letorières Carlo Bosi
Barone Douphol Nicolò Ceriani
Marchese d’Obigny Natale De Carolis
Dottor Grenvil Romano Dal Zovo
Giuseppe Max René Cosotti
Domestico/Commissionario Stefano Rinaldi Miliani
Prima Ballerina Eleana Andreoudi
ORCHESTRA, CORO, BALLO E TECNICI DELL’ARENA DI VERONA
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10 luglio 2021
©Foto Ennevi