Pubblicazioni 2021

Lucrezia Borgia (DVD Dynamic 2021)

Il catalogo della casa discografica Dynamic si arricchisce del DVD di “Lucrezia Borgia”, spettacolo andato in scena nell’edizione 2019 del Festival Donizetti di Bergamo.

La fortunata produzione de “Lucrezia Borgia”, allestita al Teatro Sociale di Bergamo durante il Festival Donizetti nel novembre 2019, viene ora presentata in nuovo cofanetto DVD della casa discografica Dynamic. Per quella occasione era stata approntata la nuova edizione critica a cura di Roger Parker e Rosie Ward in collaborazione con la Fondazione Donizetti e il Comune di Bergamo. Le principali innovazioni riguardano alcuni dettagli melodici, strumentali e testuali, rileva l’inserimento della cabaletta di Lucrezia “Si voli il primo a cogliere” nel Prologo, l’aria di Gennaro “Anch’io provai le tenere smanie” nel secondo atto e del suo arioso, nel finale, “Madre se ognor lontano”, l’esecuzione del rondò della protagonista “Era desso il figlio mio” senza ripresa di seconda strofa.

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Lucrezia Borgia, DVD Dynamic, 2021

La lettura del regista Andrea Bernard mette in primo piano il tema della maternità di Lucrezia: il Prologo si apre con la Duchessa accanto alla culla mentre allatta il proprio figlio, ma ben presto questa tenera immagine materna sarà distrutta dal mondo che la circonda, dove regnano violenza e brutalità. Nel corso della spettacolo ritroveremo nuovamente la culla, questa volta spezzata, rappresentativa dell’infrangersi del rapporto tra Lucrezia e suo figlio, mentre nel finale la protagonista si pugnalerà i seni, uccidendo così definitivamente in lei ogni possibile istinto materno. Nella lettura di Bernard, tutti i personaggi si muovono in un mondo barbaro e senza tempo (scene di Alberto Beltrame), animati da istinti primordiali, facili alla violenza e incapaci di amare. Il rapporto tra Lucrezia e Alfonso è problematico e ossessivo, Gennaro sembra mostrare nei confronti della Duchessa un interessamento più fisico che emotivo, e tra Maffio Orsini e il protagonista si intravedono allusioni ad una attrazione omosessuale non troppo velate. Essenziali per la buona riuscita dello spettacolo i costumi di Elena Beccaro, similari per la quasi totalità dei personaggi: camicie bianche, pantaloni neri, stivali ed accessori in leather; la sola Lucrezia indossa un abito di colore giallo, unica macchia di colore in un mondo grigio e scuro. Efficace il gioco luci di Marco Alba. Non altrettanto funzionali alla buona riuscita dello messa in scena le coreografie firmate da Marta Negrini, talvolta caotiche o poco riuscite, come nella presentazione dello spettro in perizoma (incarnazione del presagio di morte cui fa riferimento Gennaro nel prologo). Nel complesso lo spettacolo funziona, risulta godibile ed emoziona, merito anche del buon livello della compagnia di canto.

Nel ruolo della protagonista, il soprano Carmela Remigio sigla una prestazione decisamente riuscita. Interprete finissima ed intelligentissima, cesella ogni frase, ogni parola con giusto accento ed opportune sfumature espressive. Vocalmente convince per padronanza stilistica e per una linea vocale pulita e precisa. La scrittura di Lucrezia è tra le più insidiose e la Remigio la affronta con sicurezza, senza forzature e cercando piuttosto di esaltare le qualità del proprio mezzo.

Brilla la prova offerta dal tenore Xabier Anduaga, giovane tenore in rapida ascesa sui principali palcoscenici internazionali. Il mezzo è notevole, caratterizzato da un colore ambrato e suadente. Pregevole il controllo della linea, omogenea in tutti i registri, luminosa, in particolare, in quello acuto dove suona squillante e luminosa. Particolarmente riuscita l’esecuzione dell’aria “Anch’io provai le tenere smanie di secondo atto”, impreziosita da eleganti mezze voci, che gli vale l’accoglienza entusiasta, assolutamente meritata, da parte del pubblico.

Ben a fuoco Marko Mimica nel ruolo di Don Alfonso; buona padronanza del fraseggio attraverso il quale tratteggia un Duca sadico, fermo nel sul desiderio di vendetta, ma, ad un contempo, incapace di resistere all’attrazione per la consorte. Adeguato il controllo della gamma acuta e del registro centrale, naturali e non artificiose le note basse.

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Lucrezia Borgia, DVD Dynamic, 2021

Il mezzo soprano Varduhi Abrahamyan convince come Maffio Orsini, soprattutto grazie al bel colore vellutato della voce. Corretto il controllo della linea, anche se la sua vocalità trova migliore espressione nel repertorio rossiniano.

Ben assortito il folto stuolo dei comprimari: Manuel Pierattelli (Jeppo Liverotto), Alex Martini (Don Apostolo Gazella), Roberto Maietta (Ascanio Petrucci), Daniele Lettieri (Oloferno Vitellozzo), Rocco Cavalluzzi (Gubetta), Edoardo Milletti (Rustighello), Federico Benetti (Astolfo), Claudio Corradi (un usciere), Alessandro Yague (un servitore), Francesca Verga (La principessa Negroni).

Il Maestro Riccardo Frizza offre una lettura del capolavoro donizettiano particolarmente ispirata e riesce a sbalzare le innumerevoli sfumature di cui è permeata; nella sua concertazione si avvertono sonorità malinconiche per le scene più liriche, fosche e rarefatte per quelle più cupe, arroventate per quelle più concitate. Il cammino di Frizza in questa Donizetti reinassance si fa ogni anno più interessante e lo ascrive senza dubbio tra i direttori più importanti della sua generazione in questo repertorio belcantista.

L’Orchestra giovanile Luigi Cherubini, in buona forma, risponde perfettamente a questa visione del Direttore e realizza un tappeto sonoro che ben dialoga con il palcoscenico.

Di livello la prova del Coro del Teatro Municipale di Piacenza diretto dal Maestro Corrado Casati, pregevole nell’equilibrio tra le diverse sezioni.

Una nota di merito alla regia video, a cura di Matteo Ricchetti, il cui merito principale è senza dubbio la capacità di restituire con pertinenza e aderenza l’essenza dello spettacolo così come viene vissuto a teatro.

 DVD Dynamic 2021
LUCREZIA BORGIA
Opera seria in un prologo e due atti di Felice Romani
Musica di Gaetano Donizetti
Edizione critica a cura di Roger Parker e Rosie Ward © Casa Ricordi, Milano
con la collaborazione e il contributo del Comune di Bergamo e della Fondazione Teatro Donizetti

Don Alfonso Marko Mimica
Donna Lucrezia Borgia Carmela Remigio
Gennaro Xabier Anduaga
Maffio Orsini Varduhi Abrahamyan
Jeppo Liverotto Manuel Pierattelli
Don Apostolo Gazella Alex Martini
Ascanio Petrucci Roberto Maietta
Oloferno Vitellozzo Daniele Lettieri
Gubetta Rocco Cavalluzzi
Rustighello Edoardo Milletti
Astolfo Federico Benetti
Un usciere Claudio Corradi
Un coppiere Alessandro Yague
La principessa Negroni Francesca Verga

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Banda di palcoscenico del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo
Direttore Riccardo Frizza
Maestro del coro Corrado Casati
Regia Andrea Bernard
Scene Alberto Beltrame
Costumi Elena Beccaro
Movimenti coreografici Marta Negrini
Lighting design Marco Alba
Regia video Matteo Ricchetti