Riccardo Muti: Concerto Straordinario (streaming)
Secondo appuntamento della collaborazione tra il Teatro Regio di Torino ed il Maestro Riccardo Muti, collaborazione da ambo le parti molto celebrata e conclusasi con la professione di reciproca stima e con la promessa di Muti di tornare nel teatro nella capitale subalpina. Se già il meraviglioso “Così fan tutte ” della settimana precedente aveva colpito per l’evidente intesa instauratasi qui l’impressione si conferma e si rafforza. Il concerto, dopo Mozart, ha come assoluta protagonista la musica del secondo compositore che si associa più frequentemente al nome di Muti, ovvero Giuseppe Verdi. Primo brano del programma è l’ouverture da “Giovanna d’Arco” eseguita in maniera sublime. È intensa, solenne e marziale ma mai chiassosa. Pregevolissima l’interpretazione dell’intera compagine orchestrale, le sezioni dei legni e dei violini in maniera particolare. Si passa poi a due brani tratti da “Quattro pezzi sacri” che ascoltati subito dopo la Sinfonia della giovanile Giovanna d’Arco colpiscono particolarmente. Il ritratto fresco e disinvolto di luoghi e atmosfere della Sinfonia e lo scavo intimo e intenso dei Pezzi Sacri raccontano dell’empatia e della grande capacità di Verdi di trasmettere in musica le vicende umane e danno senso ancora più profondo al famoso verso di d’Annunzio che recita “pianse ed amò per tutti”. L’esecuzione dell’orchestra è di nuovo di altissimo livello ed il coro, preparato da Andrea Secchi, dà grande prova delle proprie capacità cantando con intensità e una vocalità curatissima entrambi i brani. Pregevolissimo il breve intervento finale di Eleonora Buratto nel Te Deum. I “Pezzi Sacri” sono intimi e dimessi, lo Stabat Mater è quasi operistico nel suo racconto del dolore di una madre che ha perso il figlio ma è sempre raccolto e composto, il Te Deum è più solenne ma mantiene sempre un carattere molto personale e di una spiritualità privata che si svolge tutta interiormente. Dedicato alle vittime della pandemia in seguito alla istituzione della giornata nazionale in loro ricordo, il concerto è breve ma di grande pregio e qualità oltre che toccante se legato alla ricorrenza per scelta dei brani e per la loro esecuzione che vale assolutamente il simbolico prezzo richiesto per poterlo vedere (che a dirla tutta è forse anche troppo poco). La registrazione del concerto, così come del Così Fan Tutte rimarranno disponibili sul sito del Teatro Regio fino al 30 settembre 2021 da vedere, e perché no, rivedere. Entrambi meritano assolutamente almeno una visione o un ascolto.
Riccardo Muti direttore d’orchestra
Eleonora Buratto soprano
Andrea Secchi maestro del coro
Giuseppe Verdi (1813-1901)
Sinfonia da Giovanna d’Arco
da Quattro pezzi sacri per coro e orchestra
Stabat Mater
Te Deum