Bastiano e Bastiana
Un tir-teatro porta in tournée attraverso la Liguria il piccolo capolavoro giovanile di Wolfgang Amadeus Mozart.
“La tradizione dice che Tespi inventò il genere prima sconosciuto della tragedia e portò in giro su carri drammi che attori col volto tinto di mosto cantavano e rappresentavano” (Orazio, Ars Poetica, vv 274-278). Con questi pochi versi Orazio, riprendendo quanto scritto già da Aristotele, ci da notizia della figura mitologica di Tespi, attore e inventore dello spettacolo itinerante. Negli anni quaranta dell’Ottocento, e ancora in epoca fascista, i “Carri di Tespi”, seguendo la suggestione mitologica, erano teatri mobili pensati per dare la possibilità ad un vasto pubblico di assistere agli spettacoli teatrali. Oggi, nella ben nota situazione pandemica, il teatro all’aperto è diventato una sorta di compromesso per permettere, almeno fino a che le temperature saranno gradevoli, una vita all’opera lirica. Il Teatro Nazionale di Genova, in coproduzione con il Teatro Carlo Felice e il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, ripropongono quindi una tournée ligure di Bastiano e Bastiana, Singspiel giovanile di Mozart, già rappresentato nel 2017 in terra spagnola, una “opera camion” o “tir teatro in rivoluzione” come dicono i manifesti, la cui regia porta la prestigiosa firma di Davide Livermore.
Nelle intenzioni del regista, questa idea è un modo per andare incontro al pubblico, e questa volontà di apertura la si nota soprattutto nella scelta dei dialoghi e arie in lingua italiana, a differenza dell’originale tedesco e nel sovraccarico attoriale. Quattro bravi interpreti in scena (Cristiano Dessì, Sergio Gil, Paolo Li Volsi, Valentina Virando) infatti supportano e si affiancano ai tre cantanti, ciò crea un insieme più godibile e sfaccettato, particolarmente ironico e naïf, anche se a volte la simpatica confusione generata distoglie un po’ dalla musica. Il piccolo palco del tir si presenta come un grazioso teatro dei burattini, con cenni a preziosismi barocchi e silhouette in carta da diorama ottocentesco. Come sempre Davide Livermore sa riempire la scena con tante piccole trovate che lasciano lo spettatore stupito e divertito. In sintonia con l’estetica dello spettacolo i costumi di José María Adame, che sanno essere adeguati, con le loro tinte pastello, al mondo fiabesco pensato dal regista.
Sul versante musicale, i tre protagonisti hanno sostenuto un’ottima prova, anche se, occorre sottolinearlo, tutta l’opera era amplificata per sopperire alle mancanze acustiche della location scelta per il tir teatro. Giorgia Rotolo porta sulla scena una Bastiana ispirata, graziosa ed ironica, riuscita la sua interpretazione anche da un punto di vista scenico, si dimostra a suo agio nel destreggiarsi fra parti recitate, anche in dialetto genovese, e parti cantate che sono affrontate sempre con sicurezza, intonazione perfetta e una buona musicalità.
Convince pienamente il tenore Valentino Buzza, un Bastiano dalla voce importante, ricca di armonici e ben timbrata.
Chiude il trio la buona prova di Jorge Eleazar, un mago Colas istrionico.
La direzione musicale è affidata ad Aïda Bousselma, che con grazia e senso calligrafico cesella le note della partitura giovanile del genio di Salisburgo e con il cembalo affianca il quintetto d’archi dell’ Orchestra del Carlo Felice. Nell’insieme i musicisti offrono una prova musicale di sottile delicatezza. Chiude la serata un piccolo omaggio inaspettato: “Soave sia il vento“ terzetto tratto da “Così fan tutte”, un salto temporale nella vita di Mozart per augurare a tutto il pubblico una felice e sereno commiato. Una serata gradevole, all’ombra della savonese fortezza del Priamar, che sarà possibile rivivere in replica itinerante in varie piazze liguri tra agosto e settembre.
Festival Contaminazioni Liriche 2020
Bastiano e Bastiana
Singspiel in un atto, musica Wolfgang Amadeus Mozart
Libretto di Weiskern, Mueller e Schachtner
Bastiano Valentino Buzza
Bastiana Giorgia Rotolo
Colas Jorge Eleazar
attori Cristiano Dessì, Sergio Gil, Paolo Li Volsi, Valentina Virando
regia e scene Davide Livermore
costumi José María Adame
luci Antonio Castro
Direzione musicale Aïda Bousselma
Cembalo Aïda Bousselma
Quintetto d’archi Orchestra del Carlo Felice:
Giovanni Fabris I violino
Pierdomenico Sommati II violino
Giuseppe Ambrosini viola
Riccardo Agosti violoncello
Andrea Lumachi contrabbasso
Produzione originale Bastià i Bastiana / Palau de les Arts Reina Sofía Valencia
Ripresa 2020 Teatro Nazionale di Genova in coproduzione con Teatro Carlo Felice
Foto Federico Pitto